Si dice “pronta a utilizzare il freno di emergenza". La Commissione europea resta ‘vigile’ e ‘pronta’ a reintrodurre restrizioni di viaggio, se dovesse rendersi necessario alla luce dell'evoluzione della situazione sanitaria in Cina, anche se per il momento non se ne vede il bisogno. Lo spiega una portavoce dell'esecutivo Ue, dopo che Pechino ha annunciato che dal prossimo 8 gennaio riprenderà a rilasciare passaporti per viaggi turistici, cosa che non faceva dalle prime fasi della pandemia di Covid-19.
La Commissione osserva che "la variante BF7 Omicron" del coronavirus Sars-CoV-2, "prevalente in Cina, è già presente in Europa e non è riuscita a diventare dominante. Tuttavia, rimaniamo vigili e saremo pronti a utilizzare il freno di emergenza, se necessario".
"Attualmente - sottolinea la portavoce - non ci sono più restrizioni per i viaggi in vigore sia all'interno che verso l'Unione europea. A ottobre la Commissione aveva proposto un aggiornamento delle due raccomandazioni del Consiglio sulla libera circolazione all'interno dell'Ue e sui viaggi nell'Ue per adeguarsi al miglioramento della situazione epidemiologica. Le restrizioni sono state revocate, ma è stato mantenuto un freno di emergenza che potrebbe essere attivato se necessario per reintrodurre le restrizioni in modo coordinato. Questi aggiornamenti sono stati concordati dagli Stati membri il 7 dicembre. È stato concordato di tornare a un approccio pre-pandemico alla libera circolazione e ai viaggi, senza alcuna misura correlata al Covid-19. Se la situazione epidemiologica lo richiedesse, le misure relative al Covid-19 potrebbero essere reintrodotte in modo coordinato e seguendo un approccio basato sulla persona. Ma ancora una volta, al momento non ci sono tali misure".
28/12/2022
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