In Europa ogni anno 3,5 milioni di cittadini ricevono una diagnosi di tumore e 1,3 milioni di persone muore a causa di questa patologia. In Italia fra il 2020 e il 2021 ben 4 milioni gli screening oncologici rimandati; rinviati fra il 50 e l’80% degli interventi chirurgici, anche in area oncologica a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19. La nuova ondata legata alla variante Omicron ha indotto molte Asl, spesso su interi territori, a bloccare nuovamente le prestazioni programmabili.
È da queste premesse che nasce il documento “Insieme per l’oncologia del futuro”, presentato ieri in una videoconferenza da Cittadinanzattiva, con il supporto di Novartis, e realizzato grazie al contributo di circa 60 esperti di associazioni di pazienti, società scientifiche, mondo sanitario, accademico ed istituzionale. Un lavoro che va avanti da un anno e che ha riunito rappresentanti di varia provenienza (organizzazioni civiche, professionalità del mondo clinico nonché del campo dell’economia, della sociologia, dell’ambiente, della filosofia, dell’innovazione e del lavoro.
A guidare il lavoro è stato anche il Piano Europeo contro il Cancro, costruito su quattro pilastri (Prevenzione, Diagnosi precoce, Trattamento e Qualità della vita) e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che punta su innovazione, salute digitale, cure di prossimità, inclusione sociale, gestione della cronicità.
“La pandemia ha fatto emergere la forte necessità di ripensare l’approccio all’oncologia in Italia - commenta Luigi Boano, General Manager Novartis Oncology Italia. In linea con le strategie messe in campo dall’Unione Europea, la pandemia ci offre l’occasione di ripensare la lotta ai tumori, che, come ricordato dalla Commissaria alla Salute Stella Kyriakides, non è una sfida individuale ma una sfida della società intera. Per questo Novartis Italia ha deciso di essere al fianco di Cittadinanzattiva nell’elaborare una strategia comune sul futuro dell’oncologia. L’obiettivo è stato quello di definire una visione strategica nazionale per combattere il cancro nei prossimi 10 anni, identificando anche azioni concrete da implementare nell’immediato e cogliendo la spinta riformatrice del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, grazie ad un approccio olistico e integrato, che ha tenuto conto del contributo di tutti i soggetti coinvolti, uniti per la prima volta con l’obiettivo comune di mantenere alta l’eccellenza italiana in ambito di ricerca e cura della persona.”
"Abbiamo immaginato l’oncologia del futuro come una visione, un traguardo a cui tendere, in linea con il pensiero e gli impegni contenuti nel Piano europeo di lotta contro il cancro, e coerente con una idea di sanità pubblica collettiva, orientata a travalicare i confini nazionali, a fare dell’Europa un’Unione europea della salute, come promesso dalla Presidente della Commissione europea” - dichiara Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva - Allo stesso tempo le proposte contenute nel documento possono trovare spazio e modalità per concretizzarsi attraverso il nuovo Piano oncologico nazionale di prossima pubblicazione. Un Piano che ci auguriamo preveda azioni precise e risorse – umane, economiche e tecnologiche – adeguate a poterlo implementare su tutto il territorio nazionale”.
“La nostra priorità - scrive Walter Ricciardi, consulente del ministro Roberto Speranza, nella introduzione al documento - deve ora puntare alla ripresa degli screening oncologici, degli esami, dei trattamenti e alla presa in carico dei pazienti, in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale, oltre ogni forma di disuguaglianza interna. Per fare ciò serve una forte capacità organizzativa, sia a livello nazionale sia a livello planetario, con ruoli ben definiti, con maggiori investimenti in ambito di formazione del personale sanitario e con la revisione e l’aggiornamento delle regolamentazioni per l’accesso alle cure più innovative. Proprio nell’ottica di uno sforzo condiviso, tra scienza e comunità, il presente documento si propone, grazie al contributo di molteplici professionalità, competenze ed esperienze, di disegnare una strategia proattiva contro il cancro su misura per il nostro Paese e destinata ai principali tavoli dei decisori politici”, Numerose sono le proposte e le azioni contenute nel documento nei quattro ambiti previsti anche dal Piano oncologico europeo.
Fra le proposte, quelle di:
- redigere protocolli d’intesa tra i diversi Ministeri per portare l’educazione e formazione sanitaria, nonché la prevenzione (screening e vaccini) più vicino alle persone, nelle scuole, sui luoghi di lavoro, nei centri di aggregazione sociale (es. centri anziani, circoli sportivi), nonché quelli “abitati” da individui in condizioni svantaggiate (es. penitenziari);
- incentivare l’adesione alla vaccinazione e agli screening oncologici, puntando sulle Case della Comunità previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), facilitando le modalità di prenotazione e chiamata attiva (es. strumenti digitali, app);
- facilitare il percorso di cura e la presa in carico del paziente.
In questo ambito, il documento propone tra gli altri cinque interventi prioritari:
- costituire entro il 2022 presso il Ministero della Salute la Cabina di Regia sul Piano Oncologico Nazionale (PON) per supportare, monitorare e valutare l’attuazione e l’efficacia dello stesso;
- accelerare l’utilizzo da parte delle Regioni del fondo assegnato per la realizzazione ovunque dei Registri tumori regionali;
- estendere modelli innovativi di distribuzione e somministrazione dei farmaci oncologici presso le diramazioni territoriali (es. Case della Comunità), farmacie di comunità o al domicilio del paziente;
- incrementare il numero minimo di ore dell’assistenza domiciliare e prevedere un adeguamento strutturale al domicilio del paziente (es. domotica);
- introdurre con legge nazionale la figura dello psiconcologo a sostegno sia dei pazienti sia dei professionisti sanitari.
18/01/2022
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