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Per quale ragione le persone con obesità addominale corrono più rischi di contrarre un tumore del colon retto? E perché il tumore del colon è in questi casi più aggressivo e meno curabile? A rispondere a queste domande è un gruppo di ricercatori dell’Università di Bari, coordinati da Antonio Moschetta, che da anni si occupa di indagare la correlazione tra obesità e cancro, a partire dalla caratterizzazione del metabolismo del tumore. Si è così scoperto che le piastrine dei pazienti obesi rendono il tumore del colon più aggressivo.

Quello del metabolismo è un fattore rilevante, dato che due tumori con le stesse mutazioni genetiche e lo stesso aspetto all’esame istologico possono crescere a velocità diverse in organismi diversi. Il microambiente tumorale, cioè le cellule che sono intorno al tumore, è caratterizzato dalla presenza di differenti tipi di cellule come quelle del sistema immunitario e di piastrine in grado di influenzare profondamente il metabolismo delle cellule tumorali. Recenti studi hanno dimostrato che le piastrine sono coinvolte non solo nei classici meccanismi di coagulazione del sangue, ma sono anche in grado di influenzare la crescita tumorale e la formazione di metastasi.

"Il nostro gruppo di ricerca ha studiato i meccanismi che spiegano come le piastrine siano in grado di promuovere la crescita del tumore - spiega Moschetta - Abbiamo appena dimostrato e pubblicato sulla rivista 'Communications Biology' che le piastrine isolate da pazienti con obesità addominale sono in grado da sole di promuovere la crescita del tumore del colon - sottolinea -. Inoltre, abbiamo sequenziato tutti i microRna delle piastrine di soggetti sani e obesi e abbiamo così identificato uno specifico profilo di espressione dei miRna coinvolti in numerosi processi biologici e nello sviluppo di diverse condizioni cliniche come le neoplasie. In particolare, il principale miRna espresso nei soggetti obesi studiati è il miR-19a, un miRna protumorale che le stesse piastrine trasferiscono al cancro, conferendo maggiore aggressività alle cellule tumorali".

"I risultati di questo studio, sostenuto da Fondazione Airc - conclude Marica Cariello, prima autrice della pubblicazione - indicano pertanto che le piastrine degli obesi presentano uno specifico microRna in grado di rendere più aggressivo e maggiormente resistente alle terapie il cancro del colon".

Grazie a questi risultati, evidenziano i ricercatori, sarà possibile sviluppare approcci terapeutici mirati alla modulazione del microRna piastrinico per il trattamento del tumore del colon, una malattia in cui la sopravvivenza è significativamente ridotta nei pazienti con obesità addominale. Lo studio è uno dei 400 progetti finanziati dal 5x1000 ad Airc.

10/06/2022

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