It looks like you are using an older version of Internet Explorer which is not supported. We advise that you update your browser to the latest version of Microsoft Edge, or consider using other browsers such as Chrome, Firefox or Safari.

La pandemia ha cambiato anche le sale d’attesa di famiglia: non più affollate da anziani, considerati da sempre i più assidui tra gli assistiti. Al loro posto, infatti, si vedono sempre più le giovani generazioni. A dirlo è direttamente Silvestro Scotti, segretario generale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg).

"In 2 anni tutto è cambiato – afferma Scotti -. In questa pandemia i giovani, che in molti casi vedevamo raramente, si sono riavvicinati, hanno riscoperto il medico di fiducia. Tutte le fasce d'età in questi 24 mesi hanno riscoperto il rapporto con il proprio medico di famiglia che rappresenta un servizio pubblico aperto, dove non c'è bisogno di fare un triage per entrare, disponibile su tutte le problematiche. In questi mesi abbiamo fatto sempre meno visite ambulatoriali alle persone anziane, che hanno imparato a proteggersi anche isolandosi per non contagiarsi. Questo ha lasciato spazio ai più giovani che non potevano magari permettersi i tempi di attesa più lunghi dovuti all'affollamento".

Con il Covid, inoltre, "le persone – riferisce Scotti - anche giovani hanno avuto più spesso necessità di contatto con il medico, anche semplicemente per rassicurazione”. Ma questo “per noi rappresenta un'occasione importante di contatto con il paziente per promuovere la prevenzione, necessaria per il benessere degli assistiti, ma anche per rendere più appropriata la gestione del Servizio sanitario nazionale" conclude.

07/03/2022

Curated Tags

Stai lasciando l'area PAG

Ora sarai reindirizzato su un contenuto dell'area pubblica