It looks like you are using an older version of Internet Explorer which is not supported. We advise that you update your browser to the latest version of Microsoft Edge, or consider using other browsers such as Chrome, Firefox or Safari.

Nel corso degli ultimi anni la gestione del tumore al seno avanzato è molto cambiata, grazie allo sviluppo di nuove terapie in grado di aumentare significativamente l’aspettativa di vita e non solo. Si sta affermando, infatti, un approccio differente nei confronti della malattia, e soprattutto delle pazienti, che mira a offrire più anni di vita ma anche una migliore qualità del tempo a disposizione, utilizzando a questo scopo diversi strumenti, tra i quali la mindfulness.

Buone notizie per le pazienti: vita più lunga e migliore

Nelle donne con tumore alla mammella in fase avanzata, la malattia si è diffusa al di là dell’organo di origine, attraverso lo sviluppo di metastasi in altri tessuti od organi. A questo stadio avanzato la guarigione completa è difficile, ma al giorno d’oggi è comunque possibile curarsi. Ne abbiamo parlato con Sara Donati, oncologa e responsabile delle attività oncologiche nei tumori femminili presso l’Ospedale Versilia a Lido di Camaiore (Lucca), che pone l’attenzione su una buona notizia per le 37.000 pazienti in Italia che vivono questa condizione, ovvero che “i farmaci di nuova generazione hanno permesso di ampliare l’orizzonte temporale, donando loro miglioramento in alcuni casi anche di qualità di vita”.

I dati presentati a ESMO 2021 parlano chiaro: grazie alle innovazioni terapeutiche, la sopravvivenza a 5 anni per le pazienti con tumore metastatico è stata raggiunta in oltre il 50% dei casi. A fianco a questo importante record, si sta lavorando anche per assicurare una vita il più possibile simile a quella condotta prima della diagnosi, anche attraverso un migliore controllo del dolore cronico.

I benefici della mindfulness

In questo contesto si colloca uno strumento particolare e utile, che cerca di spostare l’attenzione dal corpo alla mente: la mindfulness. Oltre all’aspetto delle terapie cliniche, ovviamente indispensabili, le pazienti possono trarre beneficio da questa risorsa, che viene definita come la “consapevolezza che si raggiunge ponendo un’attenzione intenzionale e non giudicante al momento presente”, chiarisce Sara Donati. La mindfulness rappresenta una sorta di fusione tra i valori più tipicamente occidentali della psicologia e i principi della meditazione di tradizione orientale.

Il ricorso alla mindfulness ha già da tempo riscosso buoni risultati nella gestione di diverse patologie, come il dolore cronico, le malattie croniche intestinali, gli stati d’ansia e di depressione. Si è andati però oltre, considerando che in occasione del SABCS (San Antonio Breast Cancer Symposium), uno degli eventi più importanti del settore oncologico, sono state presentate le evidenze emerse da studi specifici sull’utilizzo delle tecniche di mindfulness per aiutare le donne con tumore al seno avanzato.

I risultati ottenuti, molto soddisfacenti, riguardano diversi aspetti, come “la riduzione dello stato d’ansia, dello stato depressivo, dei disturbi da vampate di calore, che spesso sono correlati al trattamento che noi riserviamo alle nostre pazienti - evidenzia Sara Donati - dei disturbi del sonno, e di un disturbo che più di tutti dà alterazione e peggioramento della qualità di vita che è la fatigue, quella spossatezza estrema ed enorme debolezza che colpisce le donne dopo la diagnosi di carcinoma alla mammella, anche ad anni di distanza dalla stessa diagnosi e anche in assenza di trattamento”.

Praticare mindfulness: un passo verso la cancer positivity

Un ulteriore vantaggio della mindfulness è che, dopo aver seguito le lezioni che permettono di apprenderne correttamente le tecniche, può essere praticata in tutta comodità a casa propria, in autonomia e ogni volta che se ne avverte il bisogno, usufruendo del supporto di contenuti audio dedicati.

Anche per la sua praticità e facilità di apprendimento ed esecuzione, questo strumento può quindi diventare, secondo Sara Donati “un potente alleato nel miglioramento della qualità di vita e un passo avanti verso quella che io definisco la cancer positivity, che altro non è che la volontà di vivere appieno e al meglio la nostra vita, nonostante la presenza della malattia”.

Un messaggio incoraggiante rivolto a tutte le donne che stanno affrontando un tumore al seno avanzato e che possono trovare, attraverso la mindfulness, la chiave per modificare il proprio approccio nei confronti della malattia e della vita in generale.

Curated Tags

Stai lasciando l'area PAG

Ora sarai reindirizzato su un contenuto dell'area pubblica