I difetti della vista nei neonati, come anche quelli dell’udito, rappresentano una grave problematica a livello sociale e di salute pubblica. Alla nascita, lo screening visivo attraverso il test del riflesso rosso consente di selezionare i casi di sospette anomalie congenite visive e di indirizzarli verso una valutazione oftalmologica completa e, se necessario, a un successivo intervento terapeutico.
Lo hanno ricordato i neonatologi della Società italiana di neonatologia in occasione della Giornata mondiale della vista, il 13 ottobre, promossa dall’International Agency for the Prevention of Blindness (Iapb). Il focus della giornata è accrescere la consapevolezza di ognuno e garantire che la cura degli occhi sia accessibile, inclusiva e alla portata di tutti, ovunque.
La prevalenza della cecità in età pediatrica varia da 3 per 10mila bambini nei Paesi ad alto reddito, a 10 per 10mila nei Paesi a basso reddito. La cataratta congenita rappresenta una delle cause più frequenti di cecità infantile (10-15%). La nascita prematura, soprattutto se avviene a un’età gestazionale inferiore a 31 settimane o con un peso inferiore a 1500 grammi, espone al rischio di sviluppo di una importante patologia che interessa l’organo della vista, che è la retinopatia della prematurità. Le linee guida internazionali suggeriscono l’esecuzione di uno screening specifico, mediante periodiche visite oculistiche, eseguite da professionista addestrato su questa particolare patologia.
La Sin è presente e attiva, con tutto il personale medico e infermieristico dei centri italiani di neonatologia, e s’impegna costantemente per la divulgazione delle informazioni scientifiche atte a implementare l’universalizzazione sul territorio nazionale dei programmi di prevenzione e cura delle patologie visive che colpiscono i neonati.
11/10/2022
Curated Tags