Contro il glaucoma, ladro silenzioso della vista, giocare d’anticipo facendo un controllo dall’oculista può fare la differenza: screening mirati (dai test di base fino agli esami tecnologicamente innovativi) per una diagnosi precoce verso le categorie più a rischio, ovvero consanguinei di pazienti che hanno sviluppato la malattia, persone con forte miopia o con problemi cardiovascolari. Solo con una visita medico oculistica annuale dopo i 60 anni di età, e ogni due anni tra i 40 e i 60 - assicurano gli esperti della Società Italiana Glaucoma – si può prevenire la patologia cronica, progressiva e degenerativa del nervo ottico che produce un caratteristico danno del campo visivo causato dall’aumento della pressione oculare.
Il glaucoma è la seconda causa di cecità dopo la cataratta. Ma a differenza di quest’ultima, la perdita visiva associata al glaucoma è irreversibile.
Il report
Secondo il "World Report on Vision" 2019 dell’Oms, sono circa 64 milioni le persone nel mondo affette da glaucoma e nel 2040 si stima possano arrivare a 110 milioni. Tra queste, 7 milioni hanno manifestato perdita della vista o cecità. In Italia circa un milione di persone è affetto dalla patologia (il 2,5% ha oltre 40 anni di età), ma metà di esse lo ignora. Si registra una prevalenza maggiore della patologia nel Nord del Paese (48%), seguito dalle isole (28%) e dal Centro (24%).
Il glaucoma interessa quasi sempre entrambi gli occhi e colpisce il nervo ottico. Solo in alcuni casi può manifestarsi in forma acuta, con violento dolore all’occhio, nausea, forte irritazione e con pressione oculare molto elevata. Quasi sempre è dovuto a un aumento della pressione interna dell’occhio che causa, nel tempo, danni permanenti alla vista che sono accompagnati da riduzione del campo visivo (si restringe lo spazio che l’occhio riesce a percepire senza muovere la testa) e alterazione della “testa” del nervo ottico visibile all’esame del fondo oculare.
La prevenzione
Una semplice visita medico oculistica può consentire di diagnosticare un glaucoma in fase iniziale o ancora non grave. È necessario, quindi, sottoporsi con regolarità a controlli oculistici, specialmente in presenza di fattori di rischio: età (dopo i quarant’anni) e casi in famiglia.
E in una società come la nostra che invecchia sempre di più, le malattie oculari legate all’età diventano più diffuse e prendersene cura una necessità più impellente. Per questo motivo intervenire in tempo è fondamentale, soprattutto in questo momento storico nel quale, a causa dell’emergenza sanitaria, l’esecuzione dei controlli e degli interventi è stata messa in crisi negli ospedali e nelle strutture sanitarie, per dare precedenza alla cura dei malati Covid.
Oltre ai controlli periodici, l’unico modo per arrestare o rallentare i danni legati al glaucoma consiste nel ridurre la pressione intraoculare attraverso l’uso di farmaci, terapia laser e diverse procedure chirurgiche. Tuttavia, talvolta si rischia di arrivare troppo tardi all’intervento se non si interviene tempestivamente con la diagnosi precoce.
27/04/2022
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