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Maggior rischio di depressione, sedentarietà e pessimi stili di vita. Lo smart working ‘pesa’ su salute fisica e mentale. Lo conferma un rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e dell’Organizzazione internazionale del lavoro (Oil) sul lavoro agile.

Nonostante il lavoro da remoto – che in Europa è passato dall’11% del periodo pre-pandemia all’attuale 48% - abbia dei vantaggi (riduzione rischio contagio, minore necessità di spostamenti, migliore equilibrio tra lavoro e vita privata) tuttavia per Oms e Oil ci sono dei rischi: dall’isolamento sociale alla depressione.

Lavorare da casa, emerge dal report, favorisce il fumo, il consumo di alcol e la sedentarietà. Inoltre, rappresenta un rischio per l'apparato muscolo-scheletrico e per gli occhi, a causa del prolungato tempo passato seduti davanti al computer. L'eccesso di tempo davanti allo schermo e l'orario di lavoro irregolare, inoltre, può avere effetti negativi sul sonno.

“In questi anni di pandemia – afferma Maria Neira, direttore del dipartimento Ambiente, cambiamenti climatici e salute dell'Oms - è diventato chiaro che il telelavoro può portare benefici, ma può anche avere un impatto terribile sulle persone. Il modo in cui oscilla il pendolo dipende dal modo in cui governi, datori di lavoro e lavoratori collaborano per realizzare politiche e azioni pratiche a beneficio sia dei lavoratori che del lavoro”.

07/02/2022

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