Corsi obbligatori di formazione per gli operatori di tatuaggio e piercing di almeno mille ore di attività teorico-pratica e 500 di tirocinio o di laboratorio. Sono le regole introdotte in Lombardia con il duplice obiettivo di "salvaguardare la salute dei cittadini e tutelare la professionalità di tatuatori e piercer, definendo in maniera puntuale i requisiti per esercitare queste attività e prevedendo regole certe e sanzioni adeguate in caso di violazioni. L'esercizio dell'attività senza il possesso dei requisiti formativi, infatti, sarà punito con sanzioni da 3mila a 15mila euro".
Sanzioni previste anche per chi farà tatuaggi e piercing a minori di 18 anni senza il consenso di genitori (o tutori). Fatta salva la deroga, sempre con autorizzazione di chi esercita la potestà genitoriale, per il buco al lobo dell'orecchio ai minori di 14 anni - si precisa - i piercing sono sempre vietati ai minori di 14 anni, così come è vietata l'esecuzione di tatuaggi sui minori di 16 anni. Previste sanzioni da 3mila a 15mila euro anche per chi esercita l'attività in violazione o senza il possesso dei requisiti igienico-sanitari previsti. A questa sanzione si aggiunge l'immediata sospensione della licenza e la chiusura dell'attività qual ora non si ottemperi a quanto prescritto.
Con questa legge si norma un settore piuttosto frammentato regolando, in maniera chiara e inequivocabile, il percorso di formazione necessario per esercitare la professione, anche nell'ottica di tutelare chi già lavora in questo campo e lo fa in maniera coscienziosa, ma anche la salute degli utenti. Piercing e tatoo, eseguiti in modo non professionale, possono essere fonte di infezioni della pelle, ma anche di malattie più gravi.
La norma, oltre a contrastare un abusivismo che per prima cosa va a colpire chi lavora rispettando sempre regole e sicurezza, vuole tutelare la salute e a valorizzare le capacità artistiche degli operatori di un settore in crescita.
15/07/2021
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