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Garantire alla popolazione anziana programmi di screening salvavita per patologie cardiache, come approvato recentemente per il diabete di tipo 1. A chiederlo è la Società italiana di cardiologia geriatrica (Sicge) che avverte: “Le malattie delle valvole cardiache, principalmente stenosi aortica e insufficienza mitralica, sono una minaccia sommersa. Poco note agli stessi pazienti, sottovalutate e sotto-diagnosticate pur se facilmente rivelabili con una visita cardiologica e un ecocardiogramma, colpiscono nelle forme lieve e moderata circa un anziano su tre, con una frequenza tre volte più alta rispetto a quella del 10-12% fino ad oggi stimata”. 

Il quadro emerge dai risultati preliminari del primo screening cardiologico per le patologie valvolari mai realizzato in Italia, condotto dalla Sicge nell'ambito dello studio Prevasc (Prevalenza malattie cardiovascolari), che mira a stimare la prevalenza e la gravità di cardiopatie molto diffuse nella popolazione anziana (fibrillazione atriale, scompenso cardiaco, malattie valvolari). 

Lo studio – si legge in una nota - ha coinvolto circa 1.200 over 65 in 10 'borghi del cuore', piccoli comuni con meno di 3mila abitanti di diverse regioni italiane, sottoposti a visita cardiologica, con elettrocardiogramma ed ecocardiogramma. Quanto riscontrato nell'indagine dimostra che attività di screening mirate sono fondamentali per far emergere patologie latenti e, quindi, una diagnosi precoce diretta non soltanto a ridurre i danni, ma anche la mortalità e i notevoli costi sociali e previdenziali correlati, evidenziano gli esperti. L'adozione di programmi strutturati di prevenzione, calcolano, consentirebbe infatti - nel caso delle patologie valvolari - di evitare circa 150mila decessi a cui possono andare incontro coloro che soffrono di forme gravi se non identificate precocemente o trascurate. 

Dai dati raccolti nell'indagine conclusa a maggio, spiega Niccolò Marchionni, presidente della Sicge, "si osserva una prevalenza di circa il 30% di patologie valvolari nelle forme lieve e moderata, tre volte più alta rispetto a quella stimata fino ad oggi del 10-12%, con un'alta percentuale di ipertesi (83%), 19% di diabetici e 56% di dislipidemici. Tutte nuove diagnosi con sintomi silenti e fattori di rischio per cui gli anziani esaminati non erano in trattamento, in grado di generare negli anni successivi patologie cardiache clinicamente rilevanti. In particolare, anomalie della valvola aortica sono risultate complessivamente presenti nel 27% e quelle della valvola mitralica nel 34% dei soggetti osservati". 

La valenza dello studio Prevasc, aggiunge Alessandro Boccanelli, vicepresidente della Sicge e coordinatore dello studio Prevasc, "è quella di aver fatto emergere vizi valvolari latenti che, se non diagnosticati precocemente e seguiti nel tempo, nel 10% dei casi rischiano di evolvere, nell’arco di 4-5 anni, in forme gravi che possono diventare fatali nella metà dei pazienti". Con screening strutturati, prosegue, si "permetterebbe un aumento del numero delle diagnosi dall'attuale 25% al 60%, consentendo di intervenire precocemente in modo da aumentare la probabilità di sopravvivenza. Una diagnosi tempestiva di queste patologie è possibile con un processo diagnostico non complesso, basta auscultare il cuore con un fonendoscopio e, nel caso si identifichi un sospetto, procedere a successivi esami più semplici come un elettrocardiogramma o più approfonditi, come un ecocardiogramma. Purtroppo, questa pratica non è inclusa tra i controlli effettuati nella normale routine medica". 

L'impatto di queste patologie dal punto di vista economico "è importante - riflette Boccanelli - se si considera che, da un recente studio sui dati Inps del Ceis di Tor Vergata, emerge una spesa previdenziale di 29 milioni di euro l'anno". Su questi presupposti, concludono Marchionni e Boccanelli, "Sicge intende impegnarsi nel proporre di applicare su scala più ampia il progetto Prevasc, ossia promuovere un modello di programma di diagnosi precoce delle cardiopatie esteso e strutturato, che possa raggiungere l’intera popolazione over 65 a livello nazionale".

19/11/2023

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