I neonati allattati al seno hanno una minore probabilità di andare incontro, nella prima infanzia, alle tipiche malattie e infezioni del sistema respiratorio, comprese asma e rinite allergica, secondo i risultati di uno studio pubblicato sulla rivista The journal of allergy and clinical immunology (Jaci).
I ricercatori, con l’intento di valutare l’effetto del latte materno sulla salute respiratoria pediatrica, hanno considerato i dati relativi a 1.949 neonati in buone condizioni di salute - età mediana di 55 giorni; 47,67% di sesso femminile; 65,11% di etnia non Ispanica; 31,4% nati con parto cesareo - seguiti con sorveglianza attiva e passiva, registrando le visite mediche per problemi respiratori e nel corso dei mesi di novembre e marzo del primo anno di vita. I dati completi del campione, fino ai 4 anni, sono stati raccolti per 1.495 pazienti (76,71%).
I ricercatori hanno monitorato le citochine – sostanze infiammatorie - a livello del tratto respiratorio superiore, nonché del microbioma intestinale di questi neonati, mentre i genitori hanno risposto a un questionario su alimentazione e alla durata/tipo dell’allattamento, se esclusivamente materno o anche artificiale.
Nei primi 2 anni di vita, nel complesso, 440 neonati (22,58%) hanno sviluppato infezioni a carico delle vie respiratorie inferiori, a un anno 209 (10,72%) hanno avuto un’allergia alimentare. A 4 anni, 286 (14,67%) hanno presentato asma e 516 (26,48%) rinite allergica.
Le analisi hanno mostrato che i neonati allattati esclusivamente al seno, al momento dell’inizio dello studio, avevano la probabilità più bassa di andare incontro a infezioni delle vie aeree nei primi 2 anni e di asma a 4 anni. Non è stata però dimostrata l’esistenza di un’associazione tra il tipo di alimentazione e lo sviluppo di allergia alimentare ad un anno o di rinite allergica a 4 anni.
In particolare, la durata dell’allattamento esclusivo al seno materno ha mostrato un effetto protettivo dose-risposta sullo sviluppo di infezioni a carico delle vie respiratorie inferiori nei primi 2 anni di vita, sull’asma e sulla rinite allergica a 4 anni.
I numeri mostrano che, per ogni mese in più di durata dell’allattamento materno, si riduceva approssimativamente del 5% la probabilità di andare incontro a infezioni delle vie respiratorie inferiori nei primi 2 anni di vita, di asma e di rinite allergica a 4 anni.
Alcune differenze si sono notate anche a livello di flora microbica. Nello specifico, analisi esplorative sull’associazione tra l’allattamento esclusivo al seno e la presenza di asma a 4 anni, hanno evidenziato una significativa differenza microbica beta del microbioma intestinale, ma non di quella delle vie respiratorie inferiori. Al contrario, la diversità microbica beta del microbioma delle vie respiratorie inferiori e di quello intestinale in età neonatale, come pure la presenza di citochine nelle vie respiratorie inferiori nei primi 2 anni di vita non hanno mostrato alcun effetto sulle associazioni esistenti tra l’allattamento materno esclusivo e altri outcome clinici.
“Nell’insieme – concludono i ricercatori – i risultati di questo studio suggeriscono che l’allattamento esclusivamente materno protegge dal rischio di infezioni delle vie respiratorie inferiori (es: bronchioliti o polmoniti, asma e febbre da fieno nei bambini piccoli). Inoltre, i dati mostrano che questi effetti sono probabilmente ascrivibili all’impatto dell’allattamento materno esclusivo sul microbioma neonatale”.
Alla luce di questi risultati, i ricercatori raccomandano di valutare gli effetti benefici dell’allattamento sulla salute respiratoria ricordando che un allattamento al seno materno esclusivo e prolungato potrebbe essere in grado di assicurare benefici maggiori in termini di protezione da infezioni pediatriche a livello polmonare, ma anche da allergie. Il gruppo inoltre auspica nuovi studi sull’impatto dell’allattamento materno sullo sviluppo di malattie polmonari nei bambini più grandi, fino anche all’età adulta.
30/08/2022
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