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La cura dei denti non si prende una pausa d’estate, anzi. Proprio in questa stagione i problemi in bocca possono accentuarsi. "Molto spesso si pensa che, con la bella stagione, i guai dentali vadano anch'essi in vacanza. Purtroppo non è così perché il calore o comunque, più in generale, l'esposizione al sole possono provocare danni o peggiorare patologie già pregresse", chiarisce Maurizi​o Cirulli, odontoiatra e docente al Master di Chirurgia orale e Implantologia all'Università di Chieti-Pescara.

Un problema infiammatorio cronico non avvertito può, ad esempio, riaccendersi e diventare acuto proprio per effetto dei raggi solari, con l'aumento della temperatura superficiale del corpo e soprattutto del viso. È comune, inoltre, la presenza di forti dolori dei denti per pulpite, ascessi dentali o parodontali. "Ma non solo - avverte Cirulli - Il calore estivo potrebbe comportare, in denti cariati, un aumento della pressione della polpa dentale che, gonfiandosi, sfocia in pulpite (infiammazione acuta del nervo del dente)".

"Un granuloma dentale, invece, è un'infiammazione causata dalla sofferenza della polpa dentaria che forma una piccola cisti a livello dell'apice radicolare: è un piccolo ordigno ad orologeria - spiega - pronto ad esplodere quando aumenta la carica microbica, diminuiscono le difese immunitarie oppure, molto frequentemente, aumenta la temperatura del viso, aumentando la vascolarizzazione e dando avvio ad una cascata di eventi che sfociano in un ascesso. Se si soffre di parodontite cronica, la cosiddetta 'piorrea', d'estate questa potrebbe acutizzarsi e dare origini a infezioni acute che potrebbero comportare dolore o, nei casi più gravi, la perdita del dente stesso".

Chi recentemente è stato sottoposto a un intervento di chirurgia orale, deve stare ancora più attento, per evitare il surriscaldamento della parte operata e ancora in via di guarigione. In questi casi, infatti - mette in guardia l'esperto - è ancora più importante evitare di esporsi al sole, dato che l'aumento della temperatura potrebbe causare un doloroso rigonfiamento del viso.

"Queste descritte - afferma ancora Cirulli - sono le evenienze più rischiose e dolorose, ma l'estate, le vacanze, i viaggi comportano altri rischi, meno evidenti, anche se non meno insidiosi. I traumi dentali aumentano molto di frequenza con la pratica degli sport all'aperto o in acqua. Spesso in vacanza, inoltre, per tanti motivi si tende ad essere meno attenti all'igiene orale, si assumono più bevande ricche di zuccheri, gelati, dolciumi, e non solo i bambini. L'assunzione di questi alimenti, associata a una minore igiene orale, facilita la demineralizzazione dello smalto, predisponendo all'insorgenza della carie. Limitarne il consumo e ricordarsi di lavare i denti frequentemente - suggerisce - è quindi una buona abitudine da portarsi anche sotto l’ombrellone".

Cirulli ricorda che "prima di partire per le vacanze sarebbe opportuno fare riferimento al proprio dentista di fiducia per una visita di controllo. Spesso una piccola cura, una medicazione preventiva, una scrupolosa igiene professionale possono evitare guai peggiori anche di tipo economico, visto i costi delle cure dentali, soprattutto all'estero. Prevenire è meglio che curare, questo si sa. E la prevenzione, oltre che da un'accurata visita di controllo, passa da una gestione oculata del proprio corpo". Occhio al troppo sole, quindi, che può essere dannoso anche per i nostri denti.

20/07/2022

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