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Durante la pandemia e il lockdown, i piccoli con chili di troppo sono ulteriormente ingrassati in media di 3-5 chili, più del triplo del giusto aumento di peso dei loro coetanei sani, peggiorando quindi le condizioni di salute. Quasi la metà dei genitori sottovaluta il problema, collegato all’aumento della sedentarietà, del cibo spazzatura, delle troppe ore passate tra tablet e Tv, che hanno ulteriormente danneggiato la situazione proprio per i bambini che, già prima del Covid, avevano un problema di sovrappeso o obesità. Lo rivela un recente studio pubblicato su 'Jama', che è in linea con quando registrato per i bimbi italiani, secondo gli esperti della Società italiana di endocrinologia e diabetologia pediatrica (Siedp), complicato ulteriormente dall’impossibilità da parte degli ambulatori dedicati all’obesità infantile, di far fronte a questo aggravamento, perché tra i primi a essere chiusi con il lockdown.

"L’obesità infantile è un problema irrisolto nel nostro Paese - afferma Mariacarolina Salerno, presidente Siedp e direttrice dell’Unità di Pediatria endocrinologica del dipartimento di Scienze mediche traslazionali dell’Università Federico II di Napoli - che la pandemia non ha fatto altro che peggiorare, con l’aumento del consumo di snack, bibite e il maggior tempo trascorso davanti a pc e tablet, complice anche la Dad. È fondamentale tornare a muoversi e seguire una corretta alimentazione con ritmi e giuste quantità, perché - ammonisce Salerno - sovrappeso e obesità che perdurano negli anni dello sviluppo, possono associarsi a complicanze anche gravi, come diabete di tipo 2, ipertensione arteriosa e depressione. Ma la questione è complessa e sfaccettata e - puntualizza Salerno - coinvolge il bambino, la famiglia e la società ed è importante non trascurare quelle forme di obesità che possono avere alla base un disturbo endocrinologico.

"La famiglia spesso tende a sottovalutare il problema, sia perché - sottolinea Maria Rosaria Licenziati, segretario generale Siedp e direttrice del Centro obesità e patologie endocrine correlate del Santobono-Pausilipon di Napoli - è inconsapevole: 4 mamme su dieci non si rendono conto dei chili di troppo nel proprio bambino, sia perché è di frequente lasciata sola ad affrontare la situazione, raramente di facile soluzione".

"C’è anche da affrontare un risvolto prettamente sociale, infatti spesso i bambini sovrappeso o obesi si trovano in contesti economici e culturali già di per sé svantaggiati, proprio quei contesti – continua Licenziati che la pandemia ha colpito ancora più duramente. E il problema non si esaurirà con la pandemia, ma lascerà i suoi strascichi a lungo: infatti si stima che un bambino obeso abbia un rischio di divenire un adulto obeso dal doppio a 6,5 volte maggiorerispetto a un bambino normopeso. Alla luce di questo scenario - conclude - diventa ancora più importante promuovere l’adesione alle raccomandazioni di una corretta alimentazione e attività fisica di bimbi e adolescenti, che la Siedp ha raccolto in un semplice vademecum".

03/03/2022

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