Contro lo stress da distanziamento, imposto dalla pandemia, potrebbe essere utile una app. Questo l'obiettivo del progetto "Most: Mobile Opportunity against Stress", coordinato dall'Università di Siena e finanziato dalla Regione con quasi 275mila euro, nell'ambito del bando Ricerca Covid-19 Toscana.
"Vogliamo valutare l’impatto psicologico della fase post-emergenza della pandemia sulla popolazione toscana”, spiega Andrea Pozza, docente di Psicologia presso l'ateneo, è il responsabile scientifico del progetto, che vede tra i partner anche l'Azienda Ospedaliero-Universitaria Senese e l'Università di Firenze.
Il progetto prevede di impiegare la app “in specifici gruppi ritenuti maggiormente vulnerabili, quali gli operatori sanitari, i giovani e gli studenti, gli anziani, gli imprenditori dei settori economici colpiti maggiormente dalla crisi, analizzando i fattori individuali e sociali che possono favorire l’insorgere o il progressivo mantenimento del livello di stress correlato alla pandemia. Con questa piattaforma – prosegue Pozza - vogliamo incrementare il livello di informazione sui meccanismi di contagio e sui comportamenti protettivi, ma soprattutto diffondere strategie di consapevolezza e gestione dello stress psicologico conseguente al distanziamento sociale e agli effetti della pandemia".
Per tutta la durata del progetto, le persone coinvolte potranno utilizzare l'app sullo smartphone per registrare i propri stati d'animo, le proprie emozioni, pensieri e comportamenti quotidiani in relazione a specifiche situazioni correlate alla pandemia, al distanziamento sociale, al rischio di contagio, ai problemi economici, lavorativi e sociali e alla vaccinazione. La piattaforma Most, su cui si basa la app, conterrà materiali scritti e audiovisivi ispirati a tecniche ed esercizi di psicoeducazione e di intervento psicologico cognitivo-comportamentale, efficaci per la promozione del benessere e la prevenzione del disagio. Con questa iniziativa la Regione Toscana intende promuovere progetti scientifici volti all'identificazione di sistemi di prevenzione, terapie e sistemi di diagnostica e analisi per combattere le infezioni da Sars-Cov-2 e altre emergenze, non solo virali, come il disagio psicologico, che potrebbero presentarsi in futuro.
Il progetto Most è uno dei cinque di cui l'Ateneo è capofila o partner che sono stati finanziati nel bando Ricerca Covid-19, insieme a: Pangea, sulla violenza di genere durante la pandemia, che ha ricevuto un finanziamento di 267mila euro (coordinatore scientifica Anna Coluccia); Apice su nuovi farmaci biotecnologici anti Sars-Cov-2 (coordinatore scientifico Alessandro Pini e responsabile per l'Ateneo Maurizio Zazzi); SpinGeVacS su vaccinazione e salute pubblica (responsabile scientifico per l'Ateneo Paolo Pin); NeuroCov-Reg, per una rete toscana per l'implementazione di un Registro Regionale Neuro-Covid (responsabile per l'Ateneo Nicola De Stefano).
21/10/2021
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