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L'utilizzo della mascherina durante la pandemia ha creato serie difficoltà alle persone affette da forme gravi di sclerosi multipla, rendendo più complicato riconoscere le emozioni altrui dallo sguardo. Questo il risultato di uno studio condotto dall'Irccs Santa Lucia di Roma, pubblicato sull''European Journal of Neurology', che ha approfondito un ambito specifico della cognizione sociale nelle persone con sclerosi multipla: la capacità di comprendere lo stato emotivo degli altri attraverso lo sguardo. "Le restrizioni imposte dal Covid-19, in particolare dall'uso obbligatorio della mascherina, hanno fortemente messo alla prova questa abilità per tutti - chiriscono i ricercatori - Nel caso dei pazienti con sclerosi multipla, questa difficoltà si è sommata alle già note compromissioni della cognizione sociale presenti nella malattia, che hanno un potenziale impatto sull'adattamento al contesto e sulla qualità delle relazioni e della vita".

La ricerca, a prima firma della psicologa e ricercatrice Ornella Argento, del Laboratorio di Neuropsicologia comportamentale coordinato dal neurologo Ugo Nocentini, ha indagato i correlati neurali del riconoscimento delle emozioni attraverso lo sguardo nei pazienti con sclerosi multipla e le possibili differenze con soggetti non affetti dalla patologia. Per questo scopo è stato utilizzato il test 'Reading the Mind in the Eyes' (Rmet), che analizza la capacità di percepire uno stato emotivo attraverso il contatto visivo.

"I risultati ottenuti hanno mostrato come i pazienti, soprattutto nei casi di forma progressiva della patologia, abbiano prestazioni significativamente inferiori nei compiti di riconoscimento delle emozioni rispetto ai non-sclerosi multipla", spiegano gli autori. Attraverso l'analisi strumentale con risonanza magnetica, inoltre, i ricercatori hanno verificato che "le aree cerebrali coinvolte sono solo parzialmente sovrapponibili nei due decorsi (recidivante-remittente e progressivo) della sclerosi multipla". Dal lavoro degli scienziati è emerso infine che i processi di demielinizzazione e neurodegenerazione conseguenti alla sclerosi multipla "influenzano, in misura diversa in base al decorso di malattia, la capacità di elaborare gli stati mentali degli altri dall'espressione dello sguardo. Questo meccanismo potrebbe essere alla base delle difficoltà nella gestione della vita sociale comunemente osservate nelle persone colpite dalla malattia", concludono gli studiosi.

22/03/2022

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