It looks like you are using an older version of Internet Explorer which is not supported. We advise that you update your browser to the latest version of Microsoft Edge, or consider using other browsers such as Chrome, Firefox or Safari.

Carenza farmaci in Italia, “non c’è nessun allarme reale. I farmaci di cui c'è una vera carenza, tra i 3.197 che l'Aifa mette sul sito", inclusi in un elenco che viene aggiornato costantemente, "sono 30. Di 300 che importiamo dall'estero, 30 sono realmente essenziali. La maggior parte sono farmaci di cui non c'è più la produzione, che non sono in commercio, ma quasi tutti hanno un equivalente o un'alternativa terapeutica. Quindi ci tengo a dire che si tratta forse di una comunicazione non perfetta, un po' distorta, nel senso che ci vuole un dialogo importante tra medici, farmacisti, associazioni di categoria". Così Giorgio Palù, presidente dell'Agenzia italiana del farmaco.

Per il numero uno di Aifa sono 300 i farmaci "che sono un po' mancanti perché sono farmaci che vengono da importazione. Ricordo che la maggior parte dei prodotti attivi chimici viene prodotta in India e in Cina. Ma solo 30 sono veramente essenziali perché non trovano un corrispettivo prodotto da un'industria italiana. Sono farmaci che vengono usati in sala operatoria", in particolare. "Degli antinfiammatori, dei cortisonici, dei miorilassanti e degli antibiotici abbiamo sempre valide alternative", spiega.

L'Aifa, ricorda Palù, "cura il Tavolo tecnico delle indisponibilità e questo è stato attivato con i referenti istituzionali". Per esempio "è successo nel caso del Covid". L'Italia, tiene a precisare il presidente di Aifa, "è un passo avanti alle altre nazioni europee, soprattutto per quanto riguarda la regolazione e la carenza dei farmaci, c'è un'alta professionalità tra i dirigenti" dell'Agenzia. E "c'è una pagina in costante aggiornamento sui farmaci attualmente carenti che può essere regolarmente visitata da medici, professionisti, farmacisti. Quindi io non mi preoccuperei. Non c'è un allarme reale", ribadisce.

Quanto alla decisione del ministro Schillaci di disporre un tavolo di lavoro permanente per verificare l’approvvigionamento dei medicinali, Palù non ha dubbi: “Credo abbia fatto benissimo per definire la reale entità del fenomeno delle carenze e indicare proposte risolutive, perché è il suo compito ovviamente. La gente va in farmacia, non trova i farmaci a cui era abituata" e "c'è stata da parte dei cosiddetti portatori di interesse istanza al ministero della Salute, che è il primo attore. Quindi il ministro si è preoccupato" di attivarsi "e credo che quello che ne uscirà sarà appunto una maggiore informazione".

12/01/2023

Curated Tags

Stai lasciando l'area PAG

Ora sarai reindirizzato su un contenuto dell'area pubblica