Evitano il fumo durante la gravidanza 9 mamme su 10 e l’alcol oltre 8 su 10, ma sono ancora troppi i bambini (38%) potenzialmente esposti al fumo passivo perché è presente un genitore e/o altra persona convivente fumatrice. Questi dati emergono dal Sistema di sorveglianza 0-2 anni sui principali determinanti di salute del bambino promosso dal ministero della Salute e coordinato dall’Iss, realizzato in collaborazione con le Regioni.
Secondo il report, se è vero che più del 90% ha assunto acido folico, essenziale in gravidanza, è altrettanto vero che solo un terzo (32,1%) lo ha fatto in maniera appropriata a partire da un mese prima del concepimento.
“Investire nelle prime epoche della vita significa favorire ricadute positive lungo tutto l’arco dell’esistenza, non solo nel singolo ma nell’intera comunità, sia in termini di salute che di sviluppo di competenze cognitive e sociali e di accesso a percorsi educativi e professionali – ricorda Giovanni Capelli, direttore del Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute dell’Iss - I risultati dell’edizione 2022 della Sorveglianza mostrano che i comportamenti favorevoli al pieno sviluppo psico-fisico dei bambini non sono sempre garantiti ed evidenziano differenze territoriali e socio-economiche meritevoli di attenzione in un’ottica di salute pubblica”.
Dalla Sorveglianza – che ha coinvolto un totale di oltre 35.000 mamme intervistate nei Centri vaccinali delle Regioni partecipanti - viene fuori che due terzi delle mamme (66,7%) è consapevole di dover mettere a dormire il proprio bambino a pancia in su per prevenire la morte improvvisa in culla e che tre quarti (76,1%) intende vaccinare i bambini ricorrendo sia alle vaccinazioni obbligatorie che a quelle raccomandate. Il 13% dei bambini non è mai stato allattato e sono ancora pochi quelli allattati in maniera esclusiva per il tempo raccomandato dall’Oms: il 46,7% nella fascia d’età 2-3 mesi che si riducono al 30% nella fascia 4-5 mesi.
Troppi i bambini che passano del tempo davanti a televisore, computer, tablet o cellulari già a partire dai primi mesi di vita, è l’allarme lanciato dall’Iss: il 22,1% nella fascia 2-5 mesi, percentuale che cresce all’aumentare dell’età fino ad arrivare al 58,1% tra i bambini di 11-15 mesi. La quota di piccoli a cui non sono stati letti libri nella settimana precedente l’intervista risulta pari al 58,3% nella fascia d’età 2-5 mesi, e al 32,6% tra i bambini di 11-15 mesi. Il 12,4% delle mamme di bimbi di 0-2 anni ha riferito di essersi rivolta a pediatra o pronto soccorso per incidenti occorsi al piccolo. Il 19,3% delle mamme di bambini di 2-5 mesi riferisce di avere difficoltà nel farli stare seduti e allacciati al seggiolino, quota che sale al 34,4% tra le mamme di bambini di 11-15 mesi.
La finalità dell’indagine è di raccogliere informazioni su alcuni determinanti di salute del bambino da prima del concepimento ai 2 anni di vita – prosegue la nota - per produrre indicatori a livello regionale o aziendale, richiesti dall’Organizzazione mondiale della sanità e/o dai Piani nazionali e regionali della prevenzione, che consentano confronti territoriali e intertemporali. Inoltre, la Sorveglianza prevede la diffusione di materiale informativo multilingue sui determinanti indagati, come la brochure per i genitori consegnata alla mamma dopo la compilazione del questionario e i poster distribuiti ai Centri vaccinali e i Pediatri di libera scelta.
23/03/2023
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