Salirà “fino in cima” al Monte Bianco Francesca Masi, paziente con mielofibrosi idiopatica cronica e appassionata di trekking. A cinque anni dalla diagnosi e due dal trapianto di midollo osseo, proverà a raggiungere gli oltre 4mila metri del Tetto d’Europa. La sua sfida diventerà quella di tutta la comunità dei pazienti che potranno seguire l’impresa nella rubrica “Fino in cima” con post dedicati, video messaggi, un video diario di aggiornamento settimanale, postcard e reportage nella pagina Facebook MIELO-Spieghi. Con la sua impresa, Francesca ricorda alla community di pazienti e caregiver che una gestione tempestiva e corretta delle neoplasie mieloproliferative croniche, anche se non sempre porta alla guarigione – cosa avvenuta per lei -, permette di continuare ad avere piccoli o grandi obiettivi e di “ritornare alla vita”.
“L’idea di scalare il Monte Bianco nasce prima della diagnosi” spiega Francesca, appassionata di montagna da sempre. “Dopo la diagnosi sembrava impossibile. Invece adesso - continua - grazie alle cure, ho ritrovato uno stato di salute tale da far diventare quell’obiettivo una realtà”.
“La sfida - fa notare - è personale”, ma l’intento è anche di “dare coraggio” alle persone che come lei “stanno male e che possono essere ispirate dal fatto che un’altra persona può stare meglio così tanto da affrontare un’impresa sportiva”. Un pensiero speciale e pieno di riconoscenza della scalatrice è per “i donatori di sangue e di midollo che permettono ai medici di curarci e, a noi, di stare infinitamente meglio”.
Ripensando alla diagnosi, Francesca dice: “È stato il momento più difficile della mia vita. Ho ricevuto la diagnosi di mielofibrosi a 40 anni. In quel momento - ricorda - la vita si sgretola, tutti i pensieri si concentrano su come fare per sopravvivere”. Da appassionata di trekking ha avuto “la netta sensazione di scalare una montagna di cui non vedi la fine”. Per questo, aggiunge, “è fondamentale conservare la voglia di vivere, per superare questo momento”.
Per l’impresa tanto sperata, niente è stato lasciato al caso: c’è un team per la scalata che è stata preparata “in maniera serissima con un preparatore atletico e una guida alpina per affrontare il percorso in modo graduale”, spiega Francesca. “Quello che porterò fino in cima - aggiunge - è il sostegno di tante persone della community di MIELO-Spieghi che ringrazio fin da adesso. Spero di lasciare a valle tutte le angosce e le paure legate alla malattia e alla possibilità che si ripresenti. Spero - conclude - di continuare a star bene ed essere finalmente fuori da questo percorso molto, molto difficile”.
A tutti i pazienti con mielofibrosi il messaggio è chiaro: dopo la diagnosi è importate essere attivi e gestire la malattia perché, anche se non tutti guariscono, è possibile monitorare regolarmente i sintomi e l’andamento delle neoplasie mieloproliferative croniche anche con tool come l’utile e intuitivo MPN Tracker. Le iniziative di 'MIELO-Spieghi 2022', la campagna per le neoplasie mieloproliferative croniche promossa da Novartis in collaborazione con Aipamm e con il patrocinio di AIL e del MPN Advocates Network, sono su Facebook MIELO-Spieghi dove si può anche seguire l’impresa di Francesca, nella rubrica “Fino in cima”, a partire da maggio.
11/05/2022
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