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Un aiuto a intraprendere un percorso di abbandono della sigaretta e del tabagismo arriva dalla recente piattaforma «Smetto di fumare» dell’Istituto Superiore di Sanità, che mette a disposizione una guida pratica per smettere autonomamente, prevenire o far fronte a una ricaduta, e fornisce servizi di sostegno quali la mappa geolocalizzata dei «Centri Antifumo» e il «Telefono Verde contro il Fumo».

Se infatti il consumo di tabacco è tra i principali fattori di rischio «modificabili» delle malattie croniche non trasmissibili, in particolare patologie neoplastiche, cardiovascolari e respiratorie, è altrettanto provato che smettere di fumare ha effetti benefici - dimostrati scientificamente - su salute e benessere; inoltre, arresta o comunque rallenta il peggioramento della malattia ed evita l’insorgere di complicazioni legate al fumo.

Danni del fumo attivo e passivo

Chi fuma, ma anche chi è esposto al fumo passivo, può sviluppare malattie gravi, come dimostrano gli studi scientifici. In particolare, spiegano gli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità, i principali danni causati dal fumo sono il tumore del polmone, le malattie respiratorie come la Broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e le patologie cardiovascolari. Inoltre, le sostanze cancerogene contenute nel fumo possono attivare altri tipi di tumori, come quelli del cavo orale e della gola, dell’esofago, del pancreas, del colon, della vescica, della prostata, del rene, del seno, delle ovaie e alcune leucemie.

Il fumo è anche un fattore di rischio per lo sviluppo e la progressione del diabete, della sclerosi multipla, dell’osteoporosi e di altre patologie. Ancora: influisce negativamente sull’apparato riproduttivo femminile e maschile; fa aumentare il rischio di gengiviti poiché si riducono le difese immunitarie nei confronti della placca batterica; accelera l’invecchiamento della pelle; provoca un aumento dell'irsutismo del volto e della raucedine.

Perché spegnere la sigaretta fa bene alla salute

Smettere di fumare comporta una serie di benefici per la salute e una migliore qualità della vita in generale. Ecco cosa accade nel breve e lungo periodo:

  • dopo 3 giorni senza sigarette è più facile respirare;
  • entro 2-12 settimane la circolazione del sangue e le funzioni polmonari migliorano;
  • entro 1-9 mesi diminuiscono la tosse e il respiro corto;
  • entro un anno l’eccesso di rischio di infarto dovuto al fumo si dimezza;
  • entro 5 anni il rischio di eventi coronarici maggiori è tornato ai livelli dei non fumatori;
  • entro 5-15 anni il rischio di ictus ritorna uguale a quello di un non fumatore;
  • entro 10 anni il rischio di un cancro al polmone, rispetto a chi continua a fumare, si dimezza come pure si riduce il rischio di altri tumori;
  • entro 15 anni il rischio di infarto diventa uguale a quello di un non fumatore.

Eliminare il consumo di tabacco, inoltre, riduce la possibilità di sviluppare patologie gravi come:

  • diabete;
  • ipertensione;
  • enfisema polmonare;
  • bronchite;
  • ulcera peptica;
  • tumori legati al fumo di sigaretta.

Anche l’aspetto estetico trae benefici in seguito all’abbandono delle sigarette:

  • pelle del viso più luminosa e con meno rughe;
  • capelli più lucenti;
  • dita non più ingiallite;
  • denti più bianchi e alito più gradevole;
  • scomparsa del cattivo odore su abiti, in casa, auto.

Supporto concreto

Spegnere l’ultima sigaretta non è semplice, a causa della dipendenza creata dalla nicotina. Uno strumento in più, in aiuto di chi decide di farlo, è il sito dell’Istituto Superiore di Sanità, che offre la possibilità di scegliere il percorso che meglio risponde alle proprie necessità:

  • chi intende procedere autonomamente può trovare un supporto utile nella guida «Smetto di fumare», che propone un percorso in tre fasi attraverso le quali prepararsi gradualmente alla cessazione, sperimentare l’astensione totale dal fumo, fino a trovare le modalità più congeniali per mantenerla;
  • chi vuole ricevere il sostegno di esperti dell’Istituto può chiamare il «Telefono Verde contro il Fumo» 800.554088, servizio anonimo e gratuito attivo dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 16;

È poi possibile, infine, contattare uno dei «Centri Antifumo» (appartenenti al Servizio Sanitario Nazionale, alla Lega Italiana Lotta contro i Tumori o al privato sociale) censiti dall’Istituto e presenti nella mappa.

30/08/2022

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