Si parla spesso dei benefici dell'attività fisica per mantenersi in forma e in salute, ma come comportarsi in età avanzata? Uno studio conferma l'utilità di fare sport anche per gli anziani e i vantaggi che ne derivano, soprattutto in ambito cardiaco.
Ricerca: attività fisica e mortalità cardiovascolare
La ricerca è stata condotta in Svizzera da Natalia Gonzales, dell’Università di Berna, e presentata in occasione dell’European Society of Cardiology Congress. L’indagine ha coinvolto oltre 30 mila soggetti, con età media di 62 anni e mezzo, che sono stati suddivisi per differenti livelli di attività fisica svolta nell’arco di più di sette anni. L’obiettivo era di rapportare questi diversi livelli con i dati relativi alla sopravvivenza.
Per guadagnarsi il titolo di “attivo”, una persona doveva aver svolto 150 minuti a settimana di movimento moderato oppure 75 minuti di intenso o una combinazione delle due tipologie di attività.
Sono stati composti 4 gruppi: sedentari da sempre, attivi da sempre, soggetti che avevano aumentato il moto nel corso degli ultimi 7 anni, soggetti che avevano ridotto il moto nello stesso periodo.
I risultati dello studio parlano chiaro: è emerso che il rischio di mortalità cardiovascolare è inferiore del 51 per cento tra gli attivi da sempre e del 27 per cento in chi aveva incrementato l'aumentato l’attività fisica. Scenario negativo, invece, per i sedentari da sempre o per chi aveva ridotto il tempo dedicato allo sport.
Il ruolo dell’attività fisica
Come può il movimento proteggere il funzionamento del cuore? Questa azione è svolta tramite l’abbassamento della pressione e della frequenza cardiaca, che comporta, a sua volta, un minor consumo di ossigeno. L’attività fisica regolare permette anche di ridurre il colesterolo e di perdere i chili di troppo.
Inoltre, grazio allo sport diminuisce il rischio di fibrillazione atriale, un’alterazione del ritmo cardiaco che tende a presentarsi più frequentemente proprio con l’avanzare dell'età e che può determinare conseguenze anche serie, aumentando la possibilità di trombi, cioè coaguli del sangue. Il movimento aiuta a ridurre l’aggregabilità delle piastrine, che determina i trombi.
Praticare sport in terza età
Lo sport diventa quindi un mezzo di protezione efficace per il cuore, ma come va praticato quando non si è più giovani?
Prima di tutto, va chiesto un parere medico, per valutare le condizioni fisiche e individuare gli esercizi più appropriati alle specifiche esigenze, anche per quanto riguarda frequenza e intensità.
In generale, è consigliato svolgere attività miste:
- corsa, ciclismo, camminata veloce o nuoto, mezz'ora per 3 o 4 volte a settimana, per migliorare la potenza;
- yoga o pilates, per incrementare equilibrio e flessibilità, anche solo 10 minuto tutti i giorni;
- esercizi con pesi, elastici, macchine o anche a corpo libero, finalizzati a aumentare la forza, da svolgere un paio di volte a settimana.
13/05/2022
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