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Quasi in contemporanea con l’evento di presentazione della proposta di legge depositata lo scorso giugno (ma che attende di essere inserita nel calendario di lavori parlamentari): "Disposizioni per la prevenzione del melanoma cutaneo", è partita la campagna “Oltre la pelle - La prevenzione al centro scende in piazza”. Guarire dal melanoma, il tumore più aggressivo della pelle, il terzo più frequente negli under 50, è possibile con una diagnosi precoce. Per questo, mentre infatti aumentano le nuove diagnosi di melanoma, le piazze di varie città interessate dalla campagna Oltre la pelle si animano per informare e sensibilizzare sull’importanza della diagnosi precoce anche attraverso degli stencil posizionati a terra con l’immagine di un neo inquadrato da un dermatoscopio accompagnato da un messaggio che invita a fermarsi, scattare una foto e taggarla alla pagina Facebook @Oltrelapelle. L’intento è di non fermarsi alle apparenze, perché un neo può nascondere dei rischi per la salute. Anche per questo, inquadrando il QR CODE si possono trovare maggiori informazioni sul tema della prevenzione sulla landing page Oltre la pelle.

La campagna per ricordare a tutti l'importanza della prevenzione, partita da Milano il 28 Aprile in Piazza Riccardo Wagner, Corso Buenos Aires e in altri punti della città, fa tappa a Catania, il 26 maggio e a Rimini il 9 giugno. Tutte le informazioni si trovano nella pagina Fb @Oltrelapelle. In ogni piazza interessata dalla campagna c’è un allestimento temporaneo e la distribuzione di materiale informativo per sensibilizzare i cittadini sulla prevenzione del melanoma.

Il ruolo dell’ambiente

I nuovi casi di melanoma stanno crescendo a un ritmo costante interessando persone giovani: è uno dei principali tumori che insorgono in giovane età. Nella popolazione sotto i 50 anni di età è il secondo tumore più frequente negli uomini (dopo quello del testicolo) e il terzo nelle donne (dopo quelli del seno e della tiroide). A livello mondiale, e l'Italia non fa eccezione, si stima che il melanoma cutaneo abbia raggiunto i 100.000 nuovi casi l’anno: un aumento di circa il 15% rispetto al decennio precedente. Su questi dati avrebbe un ruolo anche il cambiamento climatico, in particolare l'innalzamento delle temperature, l'assottigliarsi dello strato di ozono dell'atmosfera e il conseguente aumento dei raggi ultravioletti (UVA e UVB) aumenterebbe l’incidenza dei tumori della pelle. È stato stimato che un aumento di 1,5°C causi 8 giorni in più di caldo torrido nell'area del Mediterraneo, cioè più insolazione, più raggi ultravioletti che, non essendo schermati dall’ozono, arrivano in modo più violento, con danni diretti anche sulla pella. La relazione è stata misurata: l'1% in meno di strato di ozono provoca un aumento dall'1 al 2% dell'incidenza di melanoma.

Oltre la pelle: fermarsi e fare controlli periodici ai nei

Anche se in crescita nella popolazione, il melanoma è un tumore che si può prevenire con successo. Un messaggio che “Oltre la pelle - La prevenzione al centro”, campagna di sensibilizzazione promossa da Novartis con il patrocinio di società scientifiche e associazioni pazienti, prende sul serio. Gli stencil sulle piazze delle città italiane e il materiale informativo disponibile, vogliono proprio invitare a fermarsi fisicamente presso l’allestimento per non fermarsi alle apparenze e non sottovalutare, ma approfondire la natura dei nei, fare controlli periodici.

“Essere protagonisti della propria salute significa imparare quali sono gli errori da non commettere, gli indizi a cui prestare attenzione quando si osserva la propria pelle, capire l'importanza della visita periodica dei nei”, dice Paola Queirolo, direttore struttura complessa di Oncologia Medica del Melanoma, Sarcoma e Tumori Rari dell’Istituto europeo di oncologia IRCCS – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico – di Milano. “La diagnosi precoce del melanoma aumenta drasticamente le probabilità di guarigione, che nella maggioranza dei casi arriva con la sola asportazione chirurgica della lesione”.

La prevenzione a partire dal controllo dei fattori di rischio

“Il rischio di sviluppare un melanoma è legato a diversi fattori, tra cui l’esposizione ai raggi UV”, spiega Michele Del Vecchio, responsabile dell’Oncologia Medica Melanomi, dipartimento di Oncologia Medica ed Ematologia, Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. “È importante prestare attenzione al tipo di esposizione – continua - quella intermittente in particolare, ovvero intensa per brevi periodi di tempo, è la più pericolosa, e all'età, perché bambini e giovani sono a maggior rischio. Per questo è importante giocare di anticipo e prevenire il melanoma grazie a buone abitudini e visite di controllo”.

Verso una legge

Nel Piano europeo di lotta contro il cancro della Commissione europea è prevista un'analisi sull’esposizione alle radiazioni UV, comprese quelle dei lettini solari, nell'ambito del monitoraggio sulle radiazioni che possono causare tumori. In Italia, tra le iniziative per portare al centro del dibattito politico la prevenzione del melanoma, c’è una proposta di legge "Disposizioni per la prevenzione del melanoma cutaneo" che ha come prima firmataria l’onorevole Angela Ianaro. Nel testo si ricorda che “il melanoma rappresenta una sfida sanitaria da affrontare con una strategia articolata e coerente, nella quale la prevenzione gioca un ruolo essenziale”. Come osserva la stessa onorevole Ianaro, “l’esperienza di altri Paesi dimostra che una corretta e sistematica opera di sensibilizzazione, accompagnata da screening mirati, possa favorire un decremento dei casi. Per questo – prosegue – ora che intravediamo finalmente la fine delle fasi più dure della pandemia, è necessario tornare a concentrare l’attenzione scientifica, politica e pubblica su quelle patologie che possono essere sconfitte se trattate precocemente e con le opzioni terapeutiche più all’avanguardia”.

17/05/2022

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