Salvaguardare la vista fissando una visita agli occhi: è l’invito di Matteo Piovella, presidente della Società oftalmologica italiana (Soi), che, in occasione della 2° Giornata nazionale di Oftalmologia del 24 marzo, ricorda che “l’oculistica è fondamentale per la qualità di vita delle persone”. “Purtroppo - continua - usciamo da un periodo estremamente penalizzante. La pandemia, infatti, ha dimezzato la possibilità di accesso alle visite di prevenzione di oculistica e ridotto del 50% gli interventi chirurgici salva-vita, circa 1 milione all’anno nel periodo pre-Covid. Da questo dato di fatto dobbiamo ripartire per ridare quel servizio di eccellenza che è sempre stato a disposizione dei cittadini”.
Secondo i dati dell’Oms, 2,2 miliardi di persone nel mondo soffrono di patologie oculari. In Italia si stima che le malattie a rischio perdita della vista coinvolgano oltre 6 milioni di pazienti. I difetti della vista che necessitano di correzione con occhiali colpiscono 40 milioni di italiani.
La pandemia, aggiunge Piovella, “ha reso difficile organizzare la necessaria assistenza sanitaria penalizzando tutti i sistemi del mondo. Sono state lasciate indietro le prestazioni assistenziali ambulatoriali e gli interventi chirurgici, tranne quelli urgenti. Dobbiamo ritornare al numero di visite raggiunto nel 2019 perché questo ci permette di fare diagnosi precoce. Inoltre, se uno ha necessità di un intervento chirurgico per salvaguardare la vista è sbagliato rimandarlo o ritardarlo perché in questo modo aumentano tutte le difficoltà e le complicazioni”.
Una visita oculistica “con un unico accesso, consente al medico di fare diagnosi, prevenzione e di prescrivere la cura giusta. Con un controllo, dunque, si risolve il problema: una cosa che non è così comune alle altre specialità”, sostiene l’esperto.
“Da diversi anni – aggiunge Piovella - lavoriamo per far conoscere il calendario Soi delle visite medico oculistiche a salvaguardia della vista. Serve rispettarlo per poter veder bene tutta la vita”.
La prima visita medico oculistica “va effettuata alla nascita, poi entro i tre anni di età, - raccomanda il presidente Soi - il primo giorno di scuola, dai 10 ai 15 anni per gestire l’eventuale insorgenza della miopia, dai 40 ai 60 anni ogni due anni e dopo i 60 una volta l'anno, perché l’occhio invecchia precocemente. Questo calendario è la migliore assicurazione per ottenere una vista sempre perfetta per tutta la vita. Guai - conclude Piovella - ad andare dall’oculista solo quando si ha tempo, voglia o si ritiene necessario”.
18/03/2022
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