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Ogni anno in Italia causano 4mila decessi: sono i tumori maligni testa-collo, che colpiscono prevalentemente gli uomini (il rapporto uomo / donna è 2,5 a 1). “Nel nostro Paese lo scorso anno sono state 9.900 le nuove diagnosi per tumori maligni testa-collo. Tuttavia, l’80% dei pazienti sopravvive a 5 anni dalla diagnosi se non sono coinvolti i linfonodi. Sono dati dell’Istituto superiore di sanità ma, per rendere l’idea, io nel mio ospedale tratto ogni anno 300 pazienti affetti da un tumore maligno del cavo orale, piuttosto che della orofaringe (regione tonsillare), del naso e dei seni paranasali, della laringe, delle ghiandole salivari, dell’orecchio e del collo. La maggior parte dei casi riguarda persone con più di 60 anni di età ma non mancano i giovani, i più colpiti dal tumore del rinofaringe. Di questi pazienti, però, non si parla mai solo perché i numeri dei tumori maligni testa-collo di cui sono affetti non sono quelli del cancro della mammella e del polmone. Dispiace dirlo ma è la verità”.

Lo afferma Gaetano Paludetti, direttore del Dipartimento universitario testa collo organi di senso e direttore Sezione di otorinolaringoiatria Fondazione Policlinico universitario Gemelli Irccs Università Cattolica Sacro Cuore Roma.

“L’oncologia dell’otorinolaringoiatria è un’oncologia molto complessa – spiega Paludetti - ma poco conosciuta che modifica profondamente la qualità di vita delle persone, qualora non si riesca a fare una diagnosi precoce. Non solo, ma nei nostri reparti è la chirurgia oncologica che fa la parte del leone rispetto alla chirurgia del naso e dell’orecchio, non ci occupiamo solo di adenoidi e tonsille. è riduttivo solo pensarlo”.

Sul fronte ricerca, Paludetti non ha dubbi: “La ricerca clinica – conclude - si basa fondamentalmente sull’evoluzione della tecnologia, con l’utilizzo di apparecchiature robotizzate che prevedono anche l’intervento dell’intelligenza artificiale. Sicuramente stiamo andando verso la telemedicina. Ma c’è, inoltre, la ricerca che è alla base dell’evoluzione della medicina vera, della cura delle malattie. Mi riferisco alla ricerca molecolare, alla ricerca farmacologica, alla ricerca dei meccanismi patogenetici che ci aiuta a comprendere perché si sviluppano certe patologie. In questo campo assistiamo ad un’enorme evoluzione della medicina molecolare e della genetica”.

30/05/2022

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