It looks like you are using an older version of Internet Explorer which is not supported. We advise that you update your browser to the latest version of Microsoft Edge, or consider using other browsers such as Chrome, Firefox or Safari.

Contro la formazione continua di calcoli renali, tecnicamente definita nefrolitiasi o litiasi renali, l’alimentazione può fare la differenza, riducendo il rischio anche di quasi il 30%. Oltre all’assunzione adeguata di acqua, anche la dieta mediterranea è particolarmente utile nel rallentare la formazione delle piccole aggregazioni di sali minerali, simili a sassolini, che si formano lungo il decorso delle vie urinarie. Il problema, che riguarda circa 9 italiani su 100, oltre a essere fastidioso e, nella fase acuta, molto doloroso, può favorire, nel tempo, la comparsa di condizioni più complesse come l'insufficienza renale cronica.

La formazione dei calcoli renali è favorita, nelle persone predisposte, da urine troppo concentrate in seguito, ad esempio, alla disidratazione per la scarsa introduzione di liquidi. Questi aggregati possono rimanere all’interno del rene o spostarsi nelle vie renali (ureteri), raggiungere la vescica e quindi essere eliminati con le urine. Dimensione, composizione e colori possono essere diversi. Spesso i calcoli sono formati da ossalato o fosfato di calcio, ma possono essere costituiti anche da acido urico (lisci, marroni e più morbidi), da cistina (di colore giallo, simili a cristalli) e da fosfato di ammonio e magnesio (struvite). Le dimensioni variano dalla renella, che assomiglia a piccoli granelli di sabbia a volumi che più difficilmente riescono a farsi strada lungo le vie urinarie, causando un dolore persistente nella parte bassa della schiena e dell’addome, che si accompagna a nausea e sangue nelle urine.

Ruolo dell’alimentazione

Sicuramente un’adeguata idratazione è il modo migliore per evitare la formazione dei calcoli. Sulla quantità di acqua da introdurre, le linee guida suggeriscono almeno due litri al giorno, soprattutto quando fa caldo, visto che con la sudorazione si favorisce la perdita di liquidi. Da evitare, invece, le bibite gasate, che aumentano il rischio.

A tavola, la dieta mediterranea può giocare un ruolo importante, come evidenzia anche uno studio internazionale coordinato dal team italiano dell’Ospedale Gemelli che ha registrato le abitudini dietetiche di centinaia di migliaia di persone per oltre trent’anni, con controlli quadriennali. È stato così possibile incrociare l’aderenza alla dieta mediterranea all’incidenza di nefrolitiasi, che ha interessato in oltre 6.500 persone che, all’inizio dello studio, non soffrivano di calcolosi. Il rischio di sviluppare nuovi calcoli è risultato del 28% più basso nelle persone che consumavano più spesso gli alimenti base della dieta mediterranea: frutta, verdura, legumi, cereali integrali, pesce e olio extravergine di oliva. Inoltre, nelle urine di coloro che sono risultati meno a rischio di calcolosi renale, sono state trovate concentrazioni più elevate di citrato e una ridotta di sodio, fattori che, secondo gli autori, determinano “una minor propensione alla precipitazione di cristalli che, aggregandosi, possono formare i calcoli veri e propri”.

Cosa mangiare e cosa evitare

Il rischio di calcolosi renale aumenta con una dieta troppo ricca di proteine animali, zuccheri semplici e sale. Sono cibi da preferire quelli tipici della dieta mediterranea: frutta e verdure fresche, legumi, cereali integrali e un adeguato apporto di alimenti contenenti calcio. Contrariamente a quanto sostenuto per anni, il consumo di latte e formaggi, alla luce del loro contenuto in calcio, non aumentata la probabilità di formare dei calcoli, anzi. La riduzione dell'apporto di calcio nella dieta aumenta l'assorbimento di ossalato nell'intestino, elemento fondamentale per la formazione dei calcoli. Inoltre, diversi studi concordano nel dimostrare che il rischio di calcolosi renale è più basso tra chi assume la quantità di calcio raccomandato nelle linee guida (800-1.000 milligrammi al giorno, in base all’età).

Un altro punto a favore della dieta mediterranea è nel migliore controllo del peso corporeo che, se eccessivo, facilita la nefrolitiasi. A proposito di stili di vita, anche praticare regolarmente attività fisica previene la calcolosi e molti altri disturbi.

04/11/2022

Curated Tags

Stai lasciando l'area PAG

Ora sarai reindirizzato su un contenuto dell'area pubblica