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“L’Asma è una malattia infiammatoria caratterizzata da sintomi importanti: tosse, affanno, respiro sibilante e senso di costrizione toracica”, spiega Giovanna Elisiana Carpagnano, professore associato, direttore Scuola di specializzazione di Malattie dell’apparato Respiratorio presso l’Università degli studi di Bari. “La severità dell’asma – continua - è normalmente definita in base al tipo di trattamento che il paziente assume. Nei pazienti naive, cioè che non assumono la terapia, il livello di severità è individuato dalla gravità dei sintomi. Per garantire il controllo di questa patologia però – dice la professoressa - è importantissimo che il paziente assuma i farmaci regolarmente e che sia estremamente aderente al piano terapeutico prescritto dallo specialista.

Come valutare l’asma non controllato

La maggior parte dei pazienti può raggiungere un buon controllo dell’asma con una cura normale. Per altri pazienti, osserva Carpagnano, “è importante utilizzare ulteriori accorgimenti suggeriti dalle linee guida: verificare l’aderenza alla terapia; verificare la tecnica inalatoria, che spesso è scorretta e va insegnata; verificare la presenza di comorbidità, che vanno gestite, o l’esposizione a fattori di rischio, che vanno allontanati”. Inoltre, ricorda la specialista, “va sempre monitorata la funzionalità respiratoria e, nel caso in cui tutto ciò non fosse sufficiente, è necessario uno step up, cioè aggiungere un’ulteriore terapia a quella già assunta. Il livello di controllo – aggiunge - va verificato a 3 e 6 mesi”. Se, nonostante tutte queste misure, il paziente continuasse a rimanere con uno scarso controllo dei sintomi, la professoressa ricorda che “va inviato a uno specialista esperto in asma grave”.

Come trattare l’asma grave

Il trattamento dell’asma, per prevenire riacutizzazioni e avere un buon controllo dei sintomi, “si deve basare sull’impiego di una terapia farmacologica – precisa Carpagnano - che prevede l’uso di steroidi inalatori e farmaci al bisogno, che il paziente asmatico dovrebbe avere sempre con sé”. Per il controllo dell’asma grave è possibile ricorrere anche a “strategie non farmacologiche - aggiunge - ed è importante gestire le comorbidità e avere particolare attenzione all’esposizione a fattori di rischio”.

Il paziente asmatico “dovrebbe avere una assoluta consapevolezza della malattia e autogestirla”, sottolinea la specialista ricordando che questo significa: “conoscere quanto sia importante aderire alla terapia, avere una buona tecnica inalatoria e avere dei piani scritti per la propria gestione dell’asma. Il paziente – conclude - dovrebbe inoltre eseguire regolarmente i propri controlli medici”.

26/05/2022

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