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La congiuntivite è un disturbo oculare molto comune che può avere diverse cause e interessa di frequente anche neonati e bambini. Vediamo nel dettaglio da cosa è determinata nei più piccoli e come va trattata questa patologia.

La congiuntivite: che cos’è

Si tratta di un’infiammazione della congiuntiva, la membrana trasparente che ricopre la sclera, ovvero la parte bianca dell’occhio, e la superficie interna delle palpebre. Può essere acuta o cronica ed essere determinata da diverse cause, tra cui le più frequenti sono virus, batteri, funghi, allergie, sostanze chimiche oppure altri fenomeni come l’esposizione eccessiva ai raggi solari.

La congiuntivite nel neonato: le cause e i sintomi

Nel neonato la congiuntivite si manifesta solitamente entro il primo mese di vita e la causa più frequente è rappresentata da microorganismi che si trovava-no nel canale cervicale durante il parto.

Le principali forme di congiuntivite nel neonato sono:

  • congiuntivite chimica, determinata da alcuni farmaci che vengono utilizzati alla nascita. I sintomi sono lacrimazione, iperemia (occhio arrossato) e può sopraggiungere anche edema (gonfiore) della palpebra; si presentano di solito poche ore dopo la nascita e si risolvono in 24-36 ore;
  • congiuntivite gonococcica, causata da Neisseria Gonorrhoeae, si manifesta con marcato edema palpebrale, chemosi congiuntivale (sporgenza della congiuntiva) e secrezione muco-purulenta; i sintomi si presentano generalmente entro 3-4 giorni dalla nascita in entrambi gli occhi. In mancanza di rapido trattamento questa forma di congiuntivite può portare a ulcerazioni corneali e compromissione della capacità visiva;
  • congiuntivite da Clamidia, rappresenta la causa più frequente di congiuntivite nel neonato e determina iperemia e chemosi congiuntivale, secrezione mucopurulenta, edema palpebrale e formazione di pseudomembrane, spesso con coinvolgimento della cornea. Si presenta 5-14 giorni dopo il parto e se non adeguatamente curata la cicatrizzazione della congiuntiva e della cornea può causare cecità;
  • congiuntivite batterica, determinata solitamente da Staphilococcus aureus ed Haemophilus influenzae, riscontrabili spesso in ambito ospedaliero. I sintomi comprendono in genere quelli delle altre congiuntiviti, come iperemia congiuntiva-le ed edema palpebrale. L’infezione tende a svilupparsi attorno al quinto giorno dalla nascita;
  • congiuntivite virale, causata generalmente da Herpes Simplex Virus (HSV), può coinvolgere un solo occhio o entrambi e interessare anche la cornea. Si manifesta di solito 6-14 giorni dopo la nascita.

La congiuntivite nei bambini

Anche nei bambini la congiuntivite si differenzia in diverse tipologie e cause.

Le forme batteriche sono caratterizzate da rossore, edema palpebrale, chemosi congiuntivale, fotofobia e secrezioni dense e appiccicose di colore giallastro.

Le congiuntiviti virali sono determinate di solito da adenovirus o virus influenzali e si manifestano soprattutto con rossore e fotofobia, mentre le secrezioni sono limitate.

Un'altra forma frequente nel bambino è la congiuntivite allergica, causata per lo più da pollini o polvere. I sintomi più comuni in questo caso sono iperemia congiuntivale, lacrimazione e prurito, a cui possono aggiungersi anche rinite allergica e starnuti.

La congiuntivite irritativa può invece essere determinata da corpi estranei o da sostanze chimiche.

La congiuntivite infettiva, che sia virale o batterica, è molto contagiosa e può trasmettersi facilmente sia tramite contatto diretto col bambino sia attraverso oggetti che sono stati toccati.

Come si cura la congiuntivite

Per trattare la congiuntivite vengono di solito prescritti farmaci sotto forma di colliri o unguenti oftalmici a base di antibiotici, antivirali, cortisonici o antistaminici, a seconda della causa che ha innescato la patologia.

In caso di neonati con infezione da gonococco si deve generalmente ricorrere al ricovero ospedaliero per valutare la presenza di un’infezione gonococcica sistemica. Se un neonato è invece affetto da congiuntivite da Clamidia è spesso prevista una terapia sistemica, perché in molti casi questa forma di congiuntivite è accompagnata da infezione nasofaringea e, a volte, anche da una polmonite da clamidia.

Oltre ai trattamenti farmacologici, ci sono alcuni accorgimenti utili da rispettare nella gestione della congiuntivite in neonati e bambini:

  • lavare sempre molto bene le mani prima di somministrare il collirio;
  • per rimuovere le secrezioni dall’occhio ci si può servire di una garza sterile imbevuta di soluzione fisiologica;
  • fare in modo che il bambino non strofini o tocchi gli occhi;
  • evitare la condivisione con il neonato/bambino di indumenti, asciugamani o altro da parte di un membro della famiglia con congiuntivite;
  • effettuare impacchi sulle palpebre con acqua e camomilla.

Quando la congiuntivite è recidivante può essere consigliato un tampone congiuntivale per individuare l’agente specifico responsabile dell’infezione e poter definire la terapia più efficace.

15/09/2022

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