La rinosinusite cronica con polipi nasali, chiamata comunemente poliposi nasale, è una malattia infiammatoria cronica che colpisce dal 2 al 4% degli adulti nel mondo e determina, in molti casi, un impatto pesante sulla vita del paziente, a causa dei disturbi correlati e della sua ricorrenza.
Cos’è la poliposi nasale
La poliposi nasale comporta lo sviluppo di escrescenze benigne all’interno del rivestimento delle cavità nasali, solitamente a seguito di un’infiammazione di lungo periodo, e può essere collegata ad allergie o a infezioni. In molti pazienti, questa condizione è associata ad altre patologie, come l’asma.
I polipi nasali possono essere particolarmente grandi o multipli e arrivare a ostruire le cavità nasali.
Tra i sintomi persistenti più comuni di questa patologia, rientrano:
- perdita o diminuzione del senso dell’olfatto e del gusto;
- ostruzione/congestione nasale;
- mal di testa e dolore o compressione facciale;
- rinorrea e/o gocciolamento retro-nasale;
- senso di ovattamento auricolare.
Ricorrenza dei sintomi
A differenza di come accade con un normale raffreddore stagionale, questi disturbi sono determinati da una malattia cronica e il paziente deve quindi conviverci per tutta la vita. Anche se i trattamenti della patologia si sono evoluti e permettono una migliore gestione dei sintomi, l’impatto sulla quotidianità rimane pesante e condiziona l’esistenza sotto diversi aspetti. La cronicità è uno dei lati più complessi da affrontare, perché determina un grande senso di frustrazione dovuto al frequente alternarsi di presenza di sintomi, ricorso ai trattamenti, sollievo momentaneo e ricomparsa dei sintomi.
Nonostante le terapie farmacologiche e chirurgiche, i polipi nasali tendono infatti a ripresentarsi, generando forme di ansia e di depressione.
Riduzione della qualità della vita
La poliposi annovera fra i suoi sintomi più diffusi la forte riduzione o addirittura la perdita del senso dell’olfatto, fenomeno che influenza negativamente la vita di tutti i giorni. I pazienti si sentono infatti deprivati dal piacere del mangiare e del bere e prigionieri di un’esistenza a metà, spesso caratterizzata anche da perdita di memoria olfattiva. Inoltre, l'annullamento del piacere del mangiare e bere determina in chi soffre di poliposi nasale la rinuncia a tante occasioni di socialità, come una cena fuori con gli amici.
Un naso che gocciola continuamente suscita di frequente senso di disagio e di imbarazzo nel paziente. La congestione nasale causa spesso anche difficoltà di respirazione che, a sua volta, non permette di dormire bene.
La sofferenza fisica, in questo circolo vizioso di riproposizione dei sintomi, va quindi a influenzare la qualità della vita e a generare forme di sofferenza emotiva.
Difficoltà di diagnosi
Un altro aspetto da sottolineare riguarda il difficile percorso diagnostico che in molti casi i pazienti di poliposi nasale sono costretti ad affrontare, a causa della scarsa specificità dei sintomi. Dover aspettare tanto tempo prima di ottenere una diagnosi corretta, fra consulti medici ed esami, aumenta il senso di frustrazione, oltre a posticipare l’individuazione e la somministrazione di una terapia adeguata.
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