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La salmonellosi è un’infezione che colpisce l’apparato gastrointestinale ed è causata da batteri del genere Salmonella. L'uomo può contrarre la salmonellosi attraverso il consumo di alimenti o acqua contaminati o tramite contatto con animali infetti, mentre è molto raro che si trasmetta da persona a persona.

Tra i disturbi causati dalla salmonellosi: brividi, mal di testa, presenza di sangue nelle feci, diarrea, vomito, febbre e crampi addominali. Tutti sintomi che compaiono tra le 6 e le 72 ore dall’ingestione di alimenti contaminati e generalmente si risolvono da soli in pochi giorni. In alcuni casi, però, gli episodi diarroici possono essere così frequenti da provocare disidratazione, che si manifesta con la riduzione della minzione, bocca e lingua secche, occhi infossati. In tal caso, può essere necessario il ricovero in ospedale.

Nel bambino come nell’adulto, la salmonella è tra le infezioni batteriche più comuni: con 99.020 isolamenti in Europa – ricordano dalla Società italiana di gastroenterologia e endoscopia digestiva (Sige) – registrati da EFsa 2012 (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare).

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità esistano 2500 tipi di salmonella che provocano gastroenteriti. Non c’è una cura definitiva. Tuttavia, difendersi dalle infezioni da salmonella, che rappresentano la seconda causa più frequente di infezioni trasmesse dagli alimenti all'uomo in Europa (dati Iss), è possibile. Basta seguire alcuni semplici accorgimenti: fare molta attenzione a uova, carne, latte crudo e derivati.

Questi alimenti, secondo gli esperti, sono veicoli dell’infezione: l’habitat naturale della salmonella è l’apparato gastrointestinale di alcuni animali, principalmente pollame e maiali che eliminano il batterio con le feci e queste possono contaminare gli alimenti. Veicoli dell’infezione sono anche superfici, utensili e qualsiasi alimento manipolato da persone infette, con scarsa attenzione all’igiene personale.

Sebbene questi cibi siano “a rischio” si possono comunque mangiare, a patto che si rispettino le regole di igiene e pulizia più comuni:

  • lavarsi le mani con acqua calda e sapone, prima, durante e dopo la preparazione degli alimenti
  • pulire con acqua calda e detersivo utensili da cucina, piani di lavoro, lavello e piccoli elettrodomestici usati per la preparazione dei cibi
  • lavare frutta e verdura perché possono trasmettere l’infezione se contaminate da feci di animali o uomo infetti o se irrigate con acqua contaminata
  • cuocere i cibi, soprattutto il pollame, maiale e uova, ad almeno 70°C
  • separare gli alimenti cotti da quelli crudi, conservarli in frigorifero a 4 gradi centigradi
  • pulire spesso il frigo con acqua tiepida e aceto

Fondamentali, per evitare il rischio salmonella: l’utilizzo di acqua incontaminata e l'uso di buone pratiche igieniche, che contribuiscono a ridurre i tassi di infezione.

Nel caso si contragga l’infezione, è auspicabile una diagnosi rapida e un trattamento appropriato; nella maggior parte dei casi la prima regola da seguire è garantirsi un’idratazione adeguata con acqua potabile e sicura; in questo modo si farà fronte sia alla disidratazione che alla perdita di elettroliti tipicamente associate ai sintomi delle infezioni da cibo contaminato.

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