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Uno studio finlandese ha di recente indagato il ruolo dell’eccesso di sedentarietà negli adolescenti nel determinare un aumento delle dimensioni del cuore e ridurne la funzionalità.

Sedentarietà, dati e rischi

Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della Sanità più dell’80% degli adolescenti in tutto il mondo non svolge sufficiente attività fisica quotidiana. Questa abitudine aumenta il rischio di soffrire di diverse patologie, come quelle cardiovascolari, il diabete di tipo 2 e alcuni tipi di tumore. Strettamente correlato alla maggiore sedentarietà è l'incremento dell’obesità. L’Italia, da questo punto di vista, si trova in una situazione preoccupante, considerando che è lo stato Europeo con più bambini in sovrappeso e che il 44,8% degli italiani non pratica abbastanza attività fisica, dato che raggiunge il 94,5% nei bambini. (Osservatorio Valore Sport-edizione 2023 a cura di European House Ambrosetti).

Sedentarietà e dimensioni del cuore

Il nuovo studio, condotto dall'Università della Finlandia orientale in collaborazione con l’Università di Bristol e di Exeter nel Regno Unito e pubblicato sullo Scandinavian Journal of Medicine & Science in Sports, ha indagato un fenomeno fin ad ora poco approfondito che riguarda la correlazione, negli adolescenti, fra sedentarietà e aumento della massa ventricolare sinistra, che indica un cuore ingrossato o ipertrofico e una riduzione della funzione ventricolare sinistra, che a sua volta comporta una ridotta funzionalità cardiaca. Con quali conseguenze? Una minore funzionalità aumenta il rischio di incorrere in insufficienza cardiaca, infarto del miocardio, ictus e morte cardiovascolare prematura.

Per attuare lo studio, i ricercatori si sono serviti dei dati della ricerca Children of the 90s dell’Università di Bristol, basati su 530 adolescenti di 17 anni, che comprendevano i valori relativi a massa corporea (grassa e magra), glucosio, lipidi, marcatori di infiammazione, livello di insulina, abitudine al fumo, storia familiare di malattie cardiovascolari, funzionalità cardiaca, misurazione del periodo di attività fisica e di sedentarietà con accelerometro.

Gli adolescenti che hanno partecipato allo studio hanno condotto una vita sedentaria per quasi 8 ore al giorno e circa 49 minuti di attività fisica da moderata a vigorosa. Dall’analisi di tutti i dati, è emerso che sia la sedentarietà sia l’attività fisica moderata o vigorosa avevano una correlazione con una maggiore massa ventricolare sinistra. Una differenza, però, riguarda le proporzioni di questo incremento nelle dimensioni cardiache, che risulta essere di 3 volte superiore se associato alla sedentarietà rispetto a quanto accade con l’attività fisica. Inoltre, l’attività fisica leggera risulta associata a una migliore funzionalità cardiaca.

L’aspetto più innovativo dello studio è che la sedentarietà e la correlazione con l’aumento di massa cardiaca vengono analizzati su adolescenti sia in sovrappeso che normopeso e non in rapporto all’obesità, come era stato indagato in passato.

Il ruolo di uno stile di vita attivo

Rimane da comprendere il meccanismo che regola questo fenomeno, ma resta al momento un’indicazione chiara sulla necessità di arginare nei ragazzi la sedentarietà e di promuovere uno stile di vita più attivo, con introduzione di regolare esercizio fisico, anche lieve, come elemento essenziale per migliorare la salute del cuore. Infatti, svolgere attività fisica, come consigliato dalle linee guida, determina modificazioni strutturali del cuore che facilitano la riduzione del rischio cardiovascolare.

«Questo nuovo lavoro - ha commentato Andrew Agbaje, medico ed epidemiologo clinico dell’Università della Finlandia orientale, tra gli autori dello studio - allarga le nostre conoscenze sugli effetti di una vita sedentaria, anche in relazione alla salute cardiaca. È noto che tra gli adulti un aumento di 5 g/m quadrato della massa cardiaca può aumentare il rischio di malattie cardiovascolari e morte del 7-20%. Anche impegnarsi in un’attività fisica da moderata a vigorosa ha leggermente ingrossato il cuore, ma sembra un “effetto collaterale negativo” accettabile considerando molti altri benefici per la salute dell’esercizio da moderato a vigoroso”.

04/07/2023

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