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Un miliardo di euro per accorciare le liste d’attesa e recuperare visite, screening ed esami saltati a causa della pandemia. Il Governo è impegnato sul "tema degli interventi rinviati e delle visite non fatte per i picchi del Covid e la conseguente pressione sugli ospedali. Lo scorso anno nel 'decreto agosto' sono stati stanziati 500 milioni di euro per il loro recupero e nella legge di bilancio approvata c'è un altro mezzo miliardo dedicato a questa finalità", ha ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza, intervenendo al Question Time alla Camera.

Sul fronte della lotta al cancro, "il tema è particolarmente rilevante, nel 2020 sono stati diagnosticati 2,7 milioni di casi in UE e 300mila in Italia. Gli screening e la prevenzione sono le leve essenziali e la ricerca è l'arma più potente", afferma Speranza sottolineando che "l'Italia sostiene con grande convinzione il Piano europeo di lotta contro il cancro".

Il ministro ha anche affrontato il tema della cronicità. "Per rispondere in maniera più adeguata ai bisogni assistenziali e di vita dei pazienti over 65 con patologie croniche, si prevede un incremento di assistiti presi in carico in assistenza domiciliare entro il 30 giugno 2026 pari a circa 800mila persone. Questo concorrerà ad ampliare il numero di soggetti cronici ad oggi assistiti al proprio domicilio, che saranno in totale circa un milione e mezzo, pari al 10% della popolazione over 65. Puntiamo a diventare il primo Paese d'Europa per assistenza domiciliare sopra i 65 anni. Oggi i modelli migliori sono quelli di Germania e Svezia, con circa il 9%", ha spiegato Speranza.

"Una nuova prospettiva oggi è sicuramente rappresentata dal Pnrr che, nel riconoscere l'adeguatezza e l'efficacia di un approccio terapeutico che preveda la massima integrazione nel contesto socioculturale e familiare per i pazienti affetti da patologie croniche quale l'insufficienza renale cronica - sottolinea il ministro – prevede un ingente stanziamento di risorse per potenziare proprio l'assistenza territoriale, in termini sia di assistenza domiciliare, sia di realizzazione delle Case di comunità".

Il Piano nazionale della cronicità e il Pnrr presentano, dunque, "misure integrate non focalizzate su una singola patologia cronica, in quanto la maggior parte della popolazione 'over 65' presenta stati di comorbilità e multipatologie, ma è indubbio che anche i pazienti con insufficienza renale cronica", oggetto dell'interrogazione parlamentare, "potranno beneficiare del nuovo modello assistenziale".

13/01/2022

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