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Le abitudini del sonno hanno un impatto sul peso corporeo. Infatti, le persone che solitamente vanno a letto dopo le ore 23 aumentano il rischio di soffrire di un’obesità più grave: lo stile 'gufo', che predilige cioè maggiore attività in fase notturna, è più rischioso, in questo senso, dello stile 'allodola', ovvero mattiniero. Si tratta delle conclusioni preliminari di uno studio condotto dai centri Obesity Day Adi sui pazienti che hanno in cura.

La ricerca sul legame tra qualità del sonno e peso corporeo si basa su interviste a un campione di circa 900 pazienti su tutto il territorio nazionale e prende in esame il proprio cronotipo per analizzare l'impatto delle abitudini alimentari e della cronobiologia sulla forma fisica. Dai dati emerge che i pazienti col cronotipo 'gufo', ovvero che si sentono più attivi e energici nelle ore serali/notturne, non riescono a seguire la dieta e più frequentemente, assumono la maggior parte delle calorie giornaliere mangiando in tarda serata, inoltre il 67% di questi presenta disturbi del sonno. Mentre il cronotipo 'allodola', mattiniero, ha una buona qualità del sonno e non pensa al cibo durante la giornata al di fuori dei pasti, mentre oltre il 40% dei cronotipo gufo pensa spesso o continuamente al cibo.

10/10/2022

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