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Le terapie Car-T funzionano anche dopo un decennio. Uno studio pubblicato su Nature certifica che le cellule immunitarie Car-T continuano a mantenere in remissione leucemia linfocitica cronica nei due pazienti arruolati nello studio di fase 1 nel 2010. Entrambi hanno raggiunto la remissione completa nello stesso anno e le cellule Car-T sono rimaste rilevabili per più di 10 anni. Gli autori osservano anche un'evoluzione delle Car-T nel tempo, con una popolazione altamente attivata che emerge e diventa dominante in entrambi i pazienti. Queste cellule hanno continuato a dimostrare la capacità di uccidere le cellule tumorali e hanno mostrato una proliferazione continua.

Era il 2010 quando Doug Olson e Bill Ludwig, sottoposti a una terapia sperimentale contro il cancro da cui erano affetto, una leucemia linfocitica cronica. Il trattamento in questione - terapia Car-T - trasforma le cellule immunitarie in killer di cellule tumorali. Poche settimane dopo, i medici ricevettero Olson per aggiornarlo sui suoi progressi. E lui di quel colloquio ricorda ogni singola parola: "Doug, non troviamo più una singola cellula cancerosa nel tuo corpo", gli dissero i dottori. Una cosa simile è accaduta anche a Ludwig. Più di 10 anni dopo Olson rimane in remissione. E con lui anche un altro dei primi pazienti trattati con Car-T è protagonista del lavoro scientifico firmato da J. Joseph Melenhorst dell'Università della Pennsylvania a Philadelphia e colleghi.

“È stata una grande sorpresa per noi scoprire che queste cellule (Car-T, ndr) sono ancora in grado di uccidere quelle tumorali 10 anni dopo l'infusione", ha detto Carl June, autore dello studio in questione in un’intervista al britannico The Guardian.
A proposito del risultato ottenuto, David Porter, l’oncologo dell’Università della Pennsylvania che ha proposto la cura a Olson, ha dichiarato, al New York Times, “Gli oncologi non usano parole come "curare" alla leggera o facilmente o, francamente, molto spesso... garantisco che non vengono usate alla leggera. I pazienti che abbiamo trattato avevano una malattia molto avanzata”.

"Lo studio pubblicato da Nature - commenta Andrea Biondi, direttore della Clinica pediatrica del Centro Maria Letizia Verga di Monza, uno degli scienziati italiani che ha esplorato la via delle Car-T - rappresenta un lavoro molto importante, innanzitutto perché è stato svolto dai ricercatori dell'Università della Pennsylvania, sotto la guida del professor Carl H. June, pioniere dell'applicazione clinica della tecnologia. Il fatto che, a 10 anni dall'infusione con cellule Car-T, ci siano dei pazienti con leucemia linfatica cronica in remissione, ci porta a dire che con questo tipo di cellule sia possibile ottenere delle lunghe remissioni, senza la necessità di ricorrere ad altri interventi, come ad esempio il trapianto di cellule staminali".

"Questo lavoro - aggiunge lo specialista - ci porta a pensare che stiamo procedendo sulla strada giusta. Dimostra infatti che è possibile ottenere delle remissioni a lungo termine sia nella malattia in cui per prime le cellule Car-T sono state sperimentate, ovvero la leucemia linfatica cronica, sia nella malattia di cui ci occupiamo al Centro Maria Letizia Verga, la leucemia linfoblastica acuta. Abbiamo infatti tre pazienti che hanno raggiunto circa 3 anni di remissione della malattia senza avere fatto alcun altro trattamento".

03/02/2022

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