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L’età dell’insorgenza delle malattie neurologiche si abbassa. Sono infatti in aumento progressivo nei giovani le malattie neurologiche che solitamente si manifestano in tarda età, come demenza e Parkinson.

Le malattie neurologiche hanno un grosso impatto sulla popolazione. In Italia 6 milioni di persone soffrono di emicrania, 12 milioni di disturbi del sonno e sono oltre 1,2 milioni le persone con demenza, di cui 720.000 con Alzheimer; 800.000 sono le persone che vivono con le conseguenze invalidanti dell’ictus, patologia che ogni anno fa registrare 180.000 nuovi casi, e 400.000 sono quelle colpite da malattie di Parkinson.

Sono tutte patologie che colpiscono non solo gli anziani. È in crescita il cosiddetto Parkinson giovanile, che compare fra 21 e 40 anni e che è passato negli ultimi 60 anni da una frequenza dell’1% a punte del 18,5%, mantenendo una media del 5% circa. Analogo discorso è valido per le forme di demenza giovanili, chiamate Yod (Young Onset Dementia), che si possono manifestare già dai 30 anni, talvolta legate a forme ereditarie di mutazioni genetiche, la cui diagnosi è piuttosto complessa e che spesso sono dunque mis-diagnosticate. Fa riflettere, infine - evidenzia la Sin, Società italiana di neurologia - il sensibile aumento di casi di ictus in soggetti di età inferiore ai 45 anni, che si è verificato negli ultimi anni nel nostro Paese, che possono essere attribuiti anche alla maggior diffusione di alcol e droghe. L’insorgenza di ictus nei giovani adulti, tra l’altro, si associa a un tasso maggiore di mortalità e a un aumento di disabilità permanente, che risulta più grave anche in ragione della più lunga aspettativa di vita.

"Quando si ha a che fare col sistema nervoso - sottolinea Alfredo Berardelli, presidente della Sin e professore ordinario di Neurologia all’Università Sapienza di Roma - occorre sempre considerare la sua straordinaria capacità di neurogenesi e di neuroplasticità, che si mantiene anche in età avanzata e che, se accompagnata soprattutto da corretti stili di vita, può aiutare il cervello a contrastare e rallentare anche alcune malattie neurodegenerative".

Nella “Settimana mondiale del cervello”, dal 14 al 20 marzo, i neurologi apriranno le porte delle Cliniche neurologiche per diffondere al pubblico le conoscenze sul nostro organo più complesso, il cervello, sulle strategie per contrastarne l’invecchiamento e su come combatterne le patologie. Le iniziative gratuite saranno quindi incontri divulgativi, convegni, attività per gli studenti delle scuole e open day. Il calendario degli eventi è disponibile sul sito www.neuro.it  .

10/03/2022

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