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"Credo che uno degli effetti della pandemia sia stato proprio quello sui malati oncologici. Sono saltate tante visite, tanti screening. Sono saltati, credo, oltre 2 milioni di screening. Oggi i numeri per fortuna sono in ripresa ma non dobbiamo abbassare la guardia. Gli screening vengono fatti sul tumore dell'utero, sul cancro della mammella e sul tumore del colon retto: questi sono attualmente i tre screening presenti all’interno dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) nel nostro sistema sanitario nazionale. Io però credo che oltre il 50% dei cittadini spesso non vada" a farli, "e purtroppo c’è anche una disparità importante di risposta tra regioni e regioni". Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci, intervenendo al talk show dedicato alla prevenzione dei tumori organizzato a Casa Sanremo.

"Su questo - ha esortato - ci dobbiamo impegnare e il messaggio deve essere chiaro: lo screening va fatto e lo screening aiuta a evitare malattia e purtroppo le conseguenze più brutte di questa malattia. Credo che questo sia un messaggio chiaro da dare".

"Credo che il messaggio del professor Umberto Veronesi", lo storico oncologo morto nel 2016, "ancora oggi sia attuale: la medicina del terzo millennio è una medicina che sta facendo dei passi di gigante. Soprattutto e anche nella cura dei malati oncologici abbiamo nuove terapie, nuovi protocolli. Però credo che sia importante ribadire quello che tanti anni fa aveva detto Veronesi: la prevenzione è fondamentale".

"L'Italia è uno dei Paesi più longevi al mondo - sottolinea il ministro - e questo ci deve soprattutto indurre a far sì che un domani ci siano meno malati, non solo per far sì che il costo sul sistema sanitario nazionale sia ridotto, ma per far sì che i cittadini stiano meglio, vivano meglio, e per questo credo che la prevenzione sia l'argomento più importante, insieme ovviamente alla cura quotidiana di tutti malati".

Lo screening per il tumore al polmone è tra quelli attivi in Italia? "Già nella riunione dei ministri della Salute europei dello scorso dicembre a Bruxelles è stato affrontato questo tema. Ci sono delle forti raccomandazioni, non solo per lo screening del cancro del polmone, ma anche per gli screening dello stomaco e della prostata. Io credo che sia importante la prevenzione all'interno del Piano oncologico nazionale, che è stato approvato di recente. Abbiamo messo 50 milioni dal 2023 al 2027. Io credo che in quel contenitore, lo screening" quello del polmone, conclude il ministro Schillaci, “possa trovare la sua giusta collocazione”.

09/02/2023

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