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All’interno dell’ampio panorama di discipline alimentari, un ruolo importante è ricoperto a livello internazionale dalla dieta macrobiotica, che unisce principi filosofici e norme di alimentazione e che riscuote molto successo anche fra le star hollywoodiane. Proviamo a capire nel dettaglio come funziona questo regime e quali siano pregi e possibili pericoli.

La dieta macrobiotica: origini ed estimatori celebri

La dieta macrobiotica nasce in Giappone per poi diffondersi nel mondo occidentale fra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. Si tratta, almeno in origine, di una vera e propria filosofia di vita, che mette al centro l’equilibrio fra corpo e mente, raggiungibile attraverso l’alimentazione, che può aprire le porte a una “lunga vita”, che è proprio il significato del termine macrobiotico.

Al giorno d’oggi, l’aspetto che più viene apprezzato riguarda di solito l’effetto dimagrante che questa dieta comporta e che attrae personaggi del calibro di Madonna, Gwyneth Paltrow e Scarlett Johansson. Precursori della moda sono stati John Lennon e Yoko Ono, affascinati anche dalla componente spirituale del metodo macrobiotico.

I principi della dieta macrobiotica: cibi Yin e cibi Yang

La macrobiotica si basa sulla suddivisione degli alimenti in 2 categorie: cibi Yin e cibi Yang. I cibi Yin sono in genere cibi freschi e acidi, di consistenza morbida e succosa, come frutta e verdura. I cibi Yang, invece, sono caratterizzati da sapori forti come il sale, le spezie e la carne.

Un’alimentazione sana dovrebbe attingere in maniera equilibrata da entrambi i gruppi, prediligendo una modalità di cottura lenta e prolungata e la preparazione di zuppe. Questo regime prevede anche di prestare particolare attenzione a masticare molto gli alimenti, in modo da facilitarne la digestione.

I cibi prediletti dalla dieta macrobiotica

Secondo questo tipo di impostazione, è importante seguire la stagionalità degli alimenti e vivere in armonia con la natura, favorendo il consumo di frutta e verdura del periodo, preferibilmente locale e biologica. Anche se non è precluso il consumo di carne, la dieta macrobiotica mette in primo piano alimenti di origine vegetale, come legumi, cereali e verdure non amidacee. Le proteine animali sono ammesse, ma in piccole quantità e soprattutto sotto forma di pesce azzurro, limitando al contrario le carni rosse e processate. Il sale va ridotto il più possibile e comunque consumato solo di mare; al suo posto è pre-ferito l’utilizzo di spezie ed erbe aromatiche.

Cibi molto utilizzati sono: 

  • le verdure, soprattutto carote, rape, cavoli e cipolle;
  • le alghe, come nori, wakame, kombu e agar agar;
  • il miso, una pasta che deriva dalla fermentazione della soia gialla e che serve come condimento o insaporitore;
  • i cereali integrali, come riso, grano saraceno, miglio, orzo, mais, segale, avena e segale:
  • tè verde e caffè d’orzo.

Cibi da evitare

In generale, sono banditi i cibi sofisticati, i dolci e lo zucchero. Da evitare anche pomodori, patate, melanzane e frutta tropicale, mentre va limitato il consumo di latte e derivati e il caffè.

Pregi e rischi

La dieta macrobiotica apporta una buona percentuale proteica, anche se per lo più di origine vegetale, e un ridotto livello di colesterolo. La quota di cereali integrali aiuta a garantire la copertura di fabbisogno energetico e di fibre. Risulta anche positiva la preferenza accordata al pesce rispetto alla carne, che favorisce l'acquisizione di omega 3 e omega 6, importanti per il benessere dell’organismo.

C’è però da considerare che, rispetto ai principi generali, l’applicazione pratica di questo tipo di alimentazione è molto variabile e comprende versioni meno restrittive, che includono per esempio pesce e carne, fino a una dieta strettamente vegana e spesso sbilanciata, che permette una rapida riduzione del peso ma che può determinare anche rischi per la salute, soprattutto se protratta nel tempo. Bisogna quindi prestare molta attenzione a non andare incontro a carenze nutrizionali, chiedendo un parere medico e prevedendo l’adeguato apporto di ferro, calcio, zinco, vitamina B12 e vitamina D, le cui quantità sono spesso insufficienti all’interno della dieta macrobiotica.

12/09/2022

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