Un murales che racconta la vita di tre donne con anemia falciforme - Federica, Michel e Naomi - campeggia sulla facciata della palazzina di oncoematologia pediatrica dell’Azienda Ospedaliera - Università di Padova. È l’ultima tappa della campagna Blood Artist, un’iniziativa di street art nata per sensibilizzare l’informazione sull’anemia falciforme e la talassemia. La campagna è promossa da Novartis in collaborazione con Avis, Fondazione ‘Leonardo Giambrone’, Uniamo e United onlus, con il patrocinio di Site - Società italiana talassemie ed emoglobinopatie, Fondazione For Anemia.
Le opere di Street Art del progetto Blood Artists raccontano storie di pazienti e della loro gestione quotidiana di malattie come l’anemia falciforme, che hanno un forte impatto emotivo, sociale e fisico: le crisi falcemiche sono infatti eventi gravi e possono rappresentare delle vere emergenze sanitarie a causa della loro rapida evoluzione e alta mortalità. In Italia i pazienti con un quadro clinico grave sono circa 2.500-2.800, sebbene secondo gli esperti potrebbe esistere un sommerso pari a circa 7.000 pazienti.
“L’anemia falciforme - spiega la professoressa Alessandra Biffi, Direttore UOC Oncoematologia Pediatrica, Azienda Ospedale-Università di Padova - è una patologia ancora oggi poco conosciuta, non solo dalla popolazione generale, ma anche, spesso, dagli operatori sanitari. Per questo è fondamentale diffondere ed incrementare la conoscenza di questa malattia a più livelli, dalla medicina e pediatria generale a quella specialistica, affinché i pazienti di qualunque età possano ricevere una diagnosi corretta ed un trattamento adeguato non solo degli eventi acuti, in emergenza, quando si presenta una crisi dolorosa e con possibili conseguenze gravi per l’organismo, ma anche della patologia di base, per migliorare la sua gestione quotidiana, prevenire le crisi vaso-occlusive acute e ridurre le complicanze a lungo termine”.
“L’anemia falciforme ha un impatto importante sull’aspettativa di vita dei pazienti, oltre ad avere un effetto sulla qualità della vita a causa delle manifestazioni cliniche, dei frequenti ricoveri e della possibile compromissione cognitiva che portano ad una diminuzione della produttività lavorativa e scolastica” continua la dottoressa Raffaella Colombatti, co-referente, insieme con la dr.ssa Laura Sainati, del progetto drepanocitosi presso UOC Oncoematologia Pediatrica, Azienda Ospedale-Università di Padova. “Grazie alla ricerca scientifica – prosegue Colombatti - sono stati compiuti importanti progressi che hanno reso possibile un miglioramento significativo nella vita dei pazienti. Guardando al futuro ci auspichiamo che, con una migliore prevenzione delle crisi vaso-occlusive, si possa arrivare alla riduzione del danno d'organo e delle complicanze a lungo termine di questa patologia, migliorando ulteriormente l’aspettativa e la qualità di vita dei pazienti".
Le associazioni dei pazienti hanno un ruolo fondamentale per sostenere e consigliare chi si trova a dover gestire queste malattie ereditarie genetiche del sangue.
“Una campagna come Blood Artists contribuisce a far crescere la consapevolezza della necessità e dell’urgenza delle donazioni di sangue e di plasma” spiega Annalisa Scopinaro, Presidente UNIAMO Federazione Italiana Malattie Rare. “Un gesto semplice ma che può migliorare la qualità di vita di tante persone che hanno bisogno di trasfusioni o infusioni anche per compiere i più semplici gesti quotidiani. Avere una patologia poco conosciuta o rara può portare all’isolamento del paziente e della sua famiglia, per questo aderiamo alla campagna di comunicazione di Blood Artists che ha l’obiettivo di farli sentire più accettati e liberi di chiedere aiuto e supporto”.
Non bastano i progressi scientifici se non c’è consapevolezza e conoscenza della malattia. “Da oltre 50 anni Novartis è impegnata nella ricerca e sviluppo di soluzioni terapeutiche innovative, affinché i pazienti con talassemia e anemia falciforme possano vivere più a lungo e con una migliore qualità di vita - sottolinea Luigi Boano, General Manager di Novartis Oncology Italia – La ricerca scientifica, negli ultimi anni, ha reso disponibili soluzioni innovative per i pazienti con queste patologie genetiche ereditarie, ma non è sufficiente: occorre maggiore conoscenza e consapevolezza, affinché si possa rispondere sempre meglio ai bisogni di questi pazienti. È proprio con questo obiettivo che abbiamo promosso Blood Artists, coinvolgendo tutta la popolazione a partire dai giovani”.
Il murales padovano, realizzato dall’artista SteReal, racconta il vissuto di Federica (17 anni), Naomi (23 anni) e Michel (41 anni), tre donne che vivono in Veneto e che hanno ricevuto la diagnosi di anemia falciforme nei primi anni di vita: le storie delle pazienti sono visibili anche sul canale Instagram @Blood.Artists e con l’hashtag #BloodArtists.
Blood Artists, ascolta il podcast →
31/03/2022
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