Ortopedico, reumatologo, fisiatra: a chi rivolgersi in caso di mal di schiena
Intervista a Massimo Reta, Direttore della SC Medicina Interna ad indirizzo Reumatologico presso l’Ospedale Maggiore di Bologna
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Intervista a Massimo Reta, Direttore della SC Medicina Interna ad indirizzo Reumatologico presso l’Ospedale Maggiore di Bologna
Il mal di schiena rappresenta una problematica molto comune, che deve essere gestita in tempo e in maniera adeguata, per evitare possibili peggioramenti.
Spesso, però, il processo diagnostico si rivela più lungo e incerto del dovuto e il paziente tarda a essere indirizzato dal medico specialista più adatto allo specifico disturbo di cui soffre. Abbiamo parlato della questione con Massimo Reta, Direttore della SC Medicina Interna ad indirizzo Reumatologico presso l’Ospedale Maggiore di Bologna.
Per prima cosa, è utile chiarire i diversi ambiti di azione degli specialisti in grado di gestire questo disturbo, ovvero ortopedico, reumatologo e fisiatra.
“L’ortopedico - chiarisce Reta - interviene direttamente, in parte con la chirurgia, su specifiche lesioni che possono intervenire primitivamente, o anche secondariamente, nell’apparato muscolo scheletrico”, mentre il fisiatra “si occupa, in primis, di riabilitazione del paziente ortopedico, reumatologico o anche solo con dolore articolare, ma comunque interviene in maniera conservativa”. Infine, il reumatologo “interviene in caso di malattie reumatologiche, che sono solitamente malattie immunitarie, infiammatorie, che colpiscono l’apparato muscolo scheletrico sia nelle piccole articolazioni che nelle grandi e spesso coinvolgono anche il rachide”.
Con il termine rachide si indica una struttura complessa costituita da colonna vertebrale, articolazioni, strutture ligamentose e muscolari; questa parte del corpo ha la funzione di offrire sostegno e mobilità a cranio e tronco e può essere oggetto di problematiche a livello meccanico o infiammatorio.
Per capire a quale specialista rivolgersi, è importante che il disturbo venga inquadrato rapidamente e correttamente. In questa prospettiva, assume un ruolo fondamentale il medico di medicina generale che, spiega Reta, “attraverso un’adeguata anamnesi, una raccolta di dati ed eventualmente anche un piccolo esame obiettivo potrà in qualche modo discernere il mal di schiena, da una forma infiammatoria rispetto a una forma meccanica”.
Il compito del MMG è quindi quello di riassumere la storia clinica del paziente, valutarne i sintomi e, in base ai dati in suo possesso, scegliere lo specialista di riferimento più adeguato.
Per svolgere una corretta valutazione del mal di schiena, secondo Reta, che “il malato con una rachialgia infiammatoria ha un’età più giovane, ha un dolore rachideo, ovvero del fondo schiena, notturno oppure durante la prima fase della mattinata, che lo risveglia precocemente e migliora con il movimento”.
Al contrario, il paziente con mal di schiena “meccanico” ha un’età già più avanzata e - prosegue Reta - ha un dolore che molto spesso non è notturno, quando è a riposo sicuramente sta meglio, mentre, al contrario, quando è in piedi o cammina comincia ad essere più importante, tanto che addirittura a volte lo costringe a fermarsi “. La forma meccanica di mal di schiena è solitamente collegata all’avanzamento età, a un tipo di lavoro particolarmente faticoso o, in generale, a qualsiasi azione che può danneggiare la rachide.
Si tratta, quindi, di differenze chiare e facilmente identificabili, sia da parte del MMG che dal paziente stesso, e risultano utili per indirizzare verso lo specialista adeguato.
Se il mal di schiena è di tipo meccanico, si dovrebbe primariamente ricorrere a un fisiatra e, in caso di lesioni rachidee che rendono necessario un intervento chirurgico, è richiesto anche il supporto di un ortopedico. Naturalmente se alla base è presente una lombartrosi sicuramente anche il reumatologo può avere una parte nella diagnosi e cura.
In caso, invece, di mal di schiena infiammatorio, servirebbe assolutamente un consulto tempestivo con un reumatologo, la figura preposta proprio a diagnosticare questo tipo di patologie, che comprendono le diverse forme di spondiloartriti, e a trattarle in modo efficace e il più tempestivo possibile.
28/04/2022
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