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"Noi italiani siamo uno dei popoli più miopi al mondo. Un disturbo, la miopia, da non sottovalutare con numeri quasi doppi rispetto all'obesità. Nel 2050 avremo tre miliardi di persone miopi nel mondo". Un problema non esente da rischi perché espone, quando mancano molte diottrie, anche a conseguenze serie "come il distacco della retina". Lo ha spiegato Stanislao Rizzo, direttore del Dipartimento di oculistica del Policlinico Gemelli Irccs e docente di oculistica all'Università Cattolica del Sacro Cuore, in occasione dell'11esimo Congresso internazionale 'FloRetina Icoor' che si è tenuto a Roma. 

In tema di prevenzione "i consigli pratici - continua Rizzo - partono dai controlli. Importante far visitare i bambini in primo luogo alla nascita, poi in età prescolare, e, successivamente, se il bambino a scuola dice di non vedere la lavagna". Importante, poi, far stare i piccoli "all'aria aperta. Fargli fare un'attività sportiva in cui può guardare lontano come calcio, pallavolo. Uno dei fattori aggravanti della miopia, infatti, è la visione continua da vicino. Purtroppo, tutti noi stiamo davanti agli schermi tante ore durante la giornata e i nostri figli non fanno eccezione". 

Oltre a cercare di stare più possibile all'aria aperta e avere modo di guardare da lontanoquando è necessario, su consiglio del medico, "si possono utilizzare colliri a bassissima concentrazione di atropina, indicati nei casi in cui ci si accorge che la miopia è progressiva, soprattutto nei bambini. Questo rallenta la malattia. La progressione può essere contrastata anche con l'uso di lenti apposite consigliate dallo specialista che sono disponibili da alcuni anni".

01/12/2023

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