Con l’innalzamento sempre più significativo dell’età media della popolazione, assume sempre più importanza in Italia la figura del geriatra, il medico specializzato nella cura degli anziani. Spesso, però, non è chiaro quale sia il suo ruolo preciso e quando si renda necessario il suo intervento.
Funzioni del geriatra
Il geriatra si occupa principalmente della gestione delle necessità e delle patologie tipiche dell’anziano, in modo da rallentare il più possibile il declino della persona, sia a livello fisico che mentale, e garantire autonomia e buona qualità di vita.
La cosiddetta terza età porta infatti con sé problematiche di diverso tipo e la geriatria svolge una funzione di tipo preventivo, su soggetti quindi sani, insieme a una funzione di valutazione e controllo su persone affette da più patologie.
A livello preventivo, aiuta il soggetto a mantenersi in salute, ponendo anche atttenzione a eventuali segnali di alcune delle problematiche più diffuse con l’avanzare degli anni, come malattie cardiovascolari, metaboliche e reumatologiche, disturbi cognitivi e fenomeni di malnutrizione.
A livello di cura di patologie già conclamate, il geriatra assicura il coordinamento fra i diversi medici specialisti e il medico di medicina generale in modo da assicurare un adeguato percorso di cura, anche in considerazione della rete territoriale di continuità assistenziale.
Quando è utile rivolgersi al geriatra
Una visita geriatrica può servire in caso si manifestino sintomi considerati tipici dell’invecchiamento, come problemi di memoria, ansia, insonnia o apatia, che possono essere segnali di un decadimento cognitivo oppure di sindrome depressiva.
Inoltre, il geriatra può rivelarsi utile per supportare l’anziano a gestire al meglio le terapie prescritte dagli specialisti per differenti patologie, anche valutando i trattamenti consigliati per capire se sia possibile eliminare la prescrizione di alcuni farmaci, perché non appropriati o non necessari. Infatti, i mutamenti fisiologici connessi all’età devono indurre a una maggiore cautela nella scelta dei medicinali, la cui assunzione a volte può causare più rischi rispetto ai potenziali benefici.
Inoltre, una diminuzione della quantità di farmaci facilita anche dal punto di vista pratico l’aderenza terapeutica da parte del paziente. In questa prospettiva, il ricorso al geriatra serve anche per valutaretrattamenti alternativi a quelli farmacologici, come, ad esempio, di tipo fisioterapico, in ottica di migliorare la qualità della vita.
Rivolgersi al geriatra è in generale raccomandato quando la persona manifesta difficoltà che vanno ad influire sulla sua autonomia e che possono includere incontinenza, difficoltà a vestirsi o a provvedere all’igiene personale oppure rischio di cadute. Il supporto di un geriatra diventa in questi casi essenziale per alleviare lo stress prodotto sia nell’anziano, che si sente fragile e limitato nella sua quotidianità, che nei suoi familiari, che spesso fanno fatica a prendersene cura in maniera adeguata.
La visita geriatrica serve anche per svolgere le pratiche legali relative alla richiesta di riconoscimento di invalidità civile o di accompagnamento.
Come si svolge la visita geriatrica
Durante la prima visita geriatrica vengono raccolti tutti i dati anamnestici e identificate le priorità di intervento, utili anche per orientare l’esame obiettivo completo di organi e apparati.
Durante la valutazione globale della salute del paziente vengono presi in considerazione sia il piano prettamente fisico che quello psicologico e cognitivo.
Il geriatra arriva quindi a redigere una relazione medica finale che include le necessità terapeutiche e assistenziali, possibili attività riabilitative e valutazione della qualità della vita del paziente rispetto alle eventuali patologie di cui è affetto.
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