Basta un 'bip' per ricordare di prendere la 'medicina', che non è un farmaco, ma una terapia digitale per controllare l'ipertensione. Dei sensori, intanto, misurano i parametri che richiedono un monitoraggio costante e, via smartphone, in caso di scostamenti significativi, il medico viene allertato. È la digital health, la salute fatta di terapie digitali, tecnologie che vengono testate come i farmaci.
"Oltre al fascicolo sanitario elettronico e alla classica telemedicina, quindi alle piattaforme che si stanno realizzando grazie al contributo di Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) e del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza), che sono le due gambe della telemedicina classica, quello su cui si sta puntando molto in questo momento sono gli strumenti che consentono di fare medicina digitale - spiega Eugenio Santoro, responsabile del Laboratorio di informatica medica dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano - Strumenti certificati come dispositivi medici, studiati attraverso trial clinici che ne garantiscano sicurezza ed efficacia, che consentono di utilizzare tecnologie come smartphone, piuttosto che sensori o tecnologie indossabili direttamente a casa del paziente, per fare monitoraggio da remoto, per esempio, attraverso la comunicazione dei dati che vengono raccolti".
L'esperto cita "l'ambito cardiaco o la gestione di effetti collaterali dovuti all'assunzione di farmaci a casa, ad esempio quelli chemioterapici". In generale, "si sta andando verso l'uso di questi strumenti che oggi vengono studiati come se fossero medicinali, e che servono per supportare la gestione della patologia da remoto. Su questo versante si sta lavorando molto. E si sta lavorando molto anche su una sottocategoria di questi strumenti, che è appunto quella delle terapie digitali: cioè strumenti digitali che non solo supportano la patologia del paziente, ma sono essi stessi delle cure. Per esempio, applicazioni per i pazienti diabetici che forniscono programmi personalizzati di alimentazione e di esercizio fisico. Sappiamo che in questi pazienti si parte prima con la modifica degli stili di vita e poi si passa al farmaco. E ci sono terapie digitali che, in sperimentazioni cliniche randomizzate, si sono dimostrate più efficaci rispetto allo standard di cura nel ridurre l'emoglobina glicata".
Qualcosa di simile, continua Santoro, si è visto anche "nei pazienti che soffrono di ipertensione: riuscire a modificare gli stili di vita delle persone, agendo su quelli che sono i principali fattori di rischio che sono poi assunzione di sale, alimentazione, esercizio fisico piuttosto che stress o qualità del sonno, con software personalizzati". Attraverso questa 'terapia digitale' "si riescono a ridurre i livelli di pressione nei pazienti che soffrono di ipertensione".
C'è poi l'ambito della salute mentale. "Qui ci sono terapie digitali che codificano terapie cognitivo-comportamentali: anziché essere date a voce dallo psicoterapeuta vengono digitalizzate e date al paziente. Esistono alcune terapie digitali basate anche su videogiochi”. Per Santoro, "l'idea è di usare il software e in generale gli strumenti digitali come strumenti che forniscono una terapia sta sempre più prendendo piede".
"All’estero ci sono tanti esempi, in Italia si sta cominciando a parlare molto seriamente di questo e le cose si stanno cominciando a muovere. Sebbene - puntualizza l'esperto - ci siano tanti limiti in questo momento che ne frenano un po' l'impiego. Ma certamente si sta esplorando questo campo, e ci sono sempre più grandi aziende che investono, non soltanto nella tecnologia ma anche nella ricerca clinica perché devono avere strumenti al riparo da qualunque genere di attacco dovuto alla scarsa sicurezza. E, soprattutto, devono dimostrarsi efficaci, anche perché l’obiettivo ultimo di chi li produce è quello di poterne chiedere non solo la prescrivibilità come se fossero dei farmaci, ma anche la rimborsabilità. E sappiamo bene quanto sia importante che le regole che si seguono per i farmaci vengano seguite anche per questo genere di strumenti".
17/02/2023
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