L’Oms ha pubblicato il rapporto 2023 sulla salute mondiale, che contiene le statistiche aggiornate relative all’impatto della pandemia e ai progressi compiuti nella direzione dello sviluppo sostenibile della salute (SDG). Fra i tanti dati, particolarmente significativi risultano essere quelli connessi alle malattie croniche, in continua crescita.
Malattie croniche e stagnazione dei progressi sanitari
All’interno di un generale progresso della salute, il report evidenzia una situazione preoccupante per quanto riguarda la diffusione delle patologie croniche, come cancro, diabete e malattie cardiovascolari e respiratorie. L’Oms mette in guardia sul fatto che se proseguisse l’attuale tendenza, nel 2050 l’86% dei 90 milioni decessi annuali sarebbero attribuibili a queste malattie, segnando un aumento del 90% dal 2019 in termini assoluti.
Nel rapporto, viene anche indicata “una stagnazione dei progressi sanitari sugli indicatori sanitari chiave negli ultimi anni” rispetto alle tendenze registrate nel periodo 2000-2015. Se da un lato si nota una riduzione dell'esposizione ad alcuni importanti fattori di rischio, come uso di tabacco e alcol, dall’altro lato la qualità di acqua e servizi igienico-sanitari non garantisce la sicurezza delle persone. In aumento è anche la prevalenza di obesità e i rischi legati all’inquinamento atmosferico, “mentre l’ampliamento dell’accesso ai servizi sanitari essenziali è rallentato rispetto ai guadagni precedenti al 2015 - si legge nel report - insieme a nessun progresso significativo nella riduzione delle difficoltà finanziarie dovute ai costi sanitari”.
Impatto della pandemia su salute e obiettivi SDG
Un aspetto significativo analizzato dal report è rappresentato dall’impatto determinato dalla pandemia di Covid-19 sulla salute globale: la diffusione del virus ha causato la perdita di 336,8 milioni di anni di vita a livello internazionale. In più, la pandemia ha contribuito a peggiorare le disuguaglianze nell’accesso a servizi sanitari di alta qualità e alle vaccinazioni.
Effetti negativi sono stati registrati anche in relazione al raggiungimento degli obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile, definiti secondo l’Agenda 2030 dell’ONU. “La pandemia di Covid-19 è un importante promemoria del fatto che il progresso non è né lineare né garantito“, avverte Samira Asma, vicedirettore generale dell’OMS per i dati, l’analisi e la consegna per l’impatto - “Per rimanere sulla buona strada verso l’agenda SDG 2030, dobbiamo agire in modo deciso e collettivo per ottenere un impatto misurabile in tutti i paesi”. Un altro elemento da considerare con attenzione è il cambiamento climatico e le sue conseguenze sulla salute delle persone, che necessita anche in questo caso di azioni coordinate per riuscire a gestire le crescenti sfide sanitarie.
Incremento dell'aspettativa di vita
In mezzo a tante notizie sconfortanti, il report presenta anche alcuni elementi positivi, come i miglioramenti in ambito di salute materna e infantile a partire dal 2000, che si concretizzano in una riduzione dei decessi rispettivamente di un terzo e della metà. Si registra anche una flessione dell'incidenza di malattie infettive come HIV, tubercolosi e malaria.
Questi e altri fattori hanno contribuito all’incremento dell’aspettativa di vita globale, che è passata dai 67 anni del 2000 ai 73 anni del 2019.
20/06/2023
Curated Tags