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L'ipercolesterolemia rappresenta una problematica sempre più diffusa nella popolazione mondiale, che può determinare conseguenze estremamente serie. Un progetto sperimentale per migliorare la presa in carico dei pazienti affetti da questa patologia è partito presso la ASP di Enna, mentre l’iniziativa è già in fase di attuazione nella Regione Toscana.

Ipercolesterolemia: i numeri

I dati parlano chiaro e dipingono una situazione preoccupante, che necessita di urgenti contromisure. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, infatti, le malattie croniche sono diventate la principale causa di disabilità a livello mondiale e determinano il 71% della mortalità globale. In Italia 17,7 milioni di decessi sono causati da eventi cardiovascolari, seguiti da 8,8 milioni per neoplasie, 3,9 milioni per disfunzioni respiratorie e 1,6 milioni determinati dal diabete (fonte: Min. Salute 2021). Inoltre, sempre in Italia, il 34,8% del totale dei decessi all’anno è attribuibile all’ipercolesterolemia, il cui nesso con il rischio cardiovascolare è ormai accertato ma tende a essere sottovalutato da una vasta schiera di pazienti, che non si sottopongono ad adeguati controlli e terapie. (The Global Burden of Disease study 1990–2017)

Rinnovamento della sanità e PNRR

Negli ultimi anni si sono verificati significativi cambiamenti all’interno della popolazione, come l’aumento dell'età media e la diffusione di una nuova concezione di benessere e di una crescente domanda di salute, che va però a scontrarsi con l'esigenza di contenere la spesa sanitaria, sia a livello nazionale che regionale. Da questi diversi fenomeni è derivata la necessità di ridisegnare il sistema sanitario, istanza inserita nel PNRR con l’obiettivo di creare un nuovo modello di sanità, anche attraverso la realizzazione di proficue collaborazioni tra il settore pubblico e quello privato. Sfruttare al meglio questa sinergia si traduce in un processo di condivisione e ottimizzazione delle esperienze maturate in ambito privato, scientifico e istituzionale, mettendo al centro il paziente e le sue esigenze.

Obiettivi e modalità del progetto

Il progetto avviato presso l’ASP di Enna, in partnership con Novartis, si inserisce efficacemente in questo percorso, con l’obiettivo di intervenire in modo innovativo sull’ipercolesterolemia e sugli eventi maggiori che possono scaturire da alti livelli di colesterolo LDL, il cosiddetto “colesterolo cattivo”, responsabile della formazione di depositi di grasso nei vasi sanguigni. Le conseguenze possono essere molto gravi e comprendono angina pectoris, trombo, infarto del miocardio e ictus cerebrale.

Il progetto intende migliorare il processo di presa in carico dei pazienti attraverso l’analisi incrociata dei dati disponibili, che possono provenire da diverse fonti non collegate fra loro, arrivando a individuare i soggetti a rischio presenti sul territorio in maniera precoce, cioè prima che siano colpiti dall’evento acuto della malattia cardiovascolare. In questo modo si punta a ottenere una riduzione del rischio cardiovascolare, agendo in maniera proattiva nell’interesse del cittadino.

Il progetto parte da una raccolta di dati epidemiologici che permette di categorizzare i pazienti a seconda dei diversi livelli di rischio. Questa procedura consentirà di intervenire con opportune misure di assistenza sanitaria e di cura farmacologica, delineando percorsi personalizzati in quanto creati sulla base della singola storia clinica. Si può così elevare l’appropriatezza delle prescrizioni e, nello stesso tempo, l’aderenza alle terapie. Elementi importanti da definire in partenza sono i criteri di selezione dei pazienti e i piani di monitoraggio, per consentire poi di testare sul campo il modello, seguendo un approccio multiprofessionale.

Francesco Iudica, Direttore Generale dell’Asp di Enna, illustra i passaggi principali del progetto: “l’ASP di Enna è la prima Azienda Sanitaria Provinciale, dopo la Regione Toscana, ad aver avviato il progetto sull'ipercolesterolemia in partnership con Novartis: importante ora stabilire immediatamente la connessione con i medici di Medicina Generale nell'ottica dell'integrazione Ospedale - Territorio per governare in modo sempre più appropriato ed efficace la domanda di salute.”

Riguardo alle finalità principali, Iudica chiarisce che "la riduzione dei livelli di colesterolo LDL è obiettivo terapeutico cruciale nella gestione delle malattie cardiovascolari. Abbiamo unito impegno e competenze per migliorare la presa in carico dei pazienti e favorire un migliore accesso alle cure con percorsi diagnostici più efficaci. Il risultato di questa partnership tra Pubblico e Privato è la costruzione di un tool di monitoraggio che faciliterà la raccolta dei dati epidemiologici e degli outcome cruciali sull'ipercolesterolemia grazie a un approccio ‘data driven’. Il progetto ci permetterà di comprendere meglio i bisogni e di attuare iniziative proattive per la salute della popolazione ennese, con una migliore strategia di prevenzione del rischio cardiovascolare".

11/11/2022

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