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La passione per i tatuaggi accomuna tante persone: circa il 13% degli italiani ha almeno un tatuaggio sulla pelle (dati ISS). Si ricorre a questa pratica per lasciare traccia sul proprio corpo di frasi, nomi di persone care e disegni di vario tipo, tra ritratti, figure immaginarie ed elementi grafici. Un’abitudine che però determina diversi rischi per la salute della pelle, come il fenomeno del melanoma nascosto.

Aggiornamento delle normative europee: la salute prima di tutto

Si è fatto un gran parlare verso la fine del 2021 della nuova direttiva dell'Unione Europea, entrata poi in vigore il 4 gennaio 2022, che sembrava avrebbe reso impossibile l’esecuzione di tatuaggi colorati. In realtà il provvedimento, previsto già da tempo, istituisce solo controlli più severi su alcune sostanze presenti nei pigmenti, come l’alcol isopropilico, che vanno d’ora in poi evitate perché considerate dannose.

I rischi per la pelle

Anche al di là della specifica direttiva, nel mondo clinico la pelle è l’osservata speciale in caso di tatuaggi: a quali pericoli può andare incontro?

Uno dei rischi meno considerati è il cosiddetto melanoma nascosto, ovvero il fatto che i tatuaggi, soprattutto se particolarmente estesi, possano andare a coprire nei esistenti, rendendo difficile intuire l’eventuale evoluzione di questi nei in un melanoma. Inoltre, in molti casi questa neoplasia insorge su pelle sana, senza nei preesistenti, sotto forma di una macchia scura, ma se un’elevata porzione di essa viene coperta diventa molto complicato individuarlo.

La diagnosi precoce del melanoma è essenziale per l’efficacia delle terapie. Col tempo, infatti, le cellule cancerose riescono a penetrare in profondità, dando modo al melanoma di entrare nel circolo del sangue e di diffondersi in altri organi, come fegato, polmone, ossa e cervello, determinando metastasi diffuse con conseguenze anche letali.

Al contrario, intervenire su un melanoma allo stadio precoce consente alla maggior parte dei pazienti di arrivare alla guarigione.

Su questa tematica si è attivato anche l’IMI – Intergruppo Melanoma Italiano, che ha organizzato a maggio 2021 un webinar dal titolo “Il melanoma nascosto nel tatuaggio”, rivolto sia ad appassionati di tatuaggi che a tatuatori e medici, con l’obiettivo di informare in maniera dettagliata sui rischi che si corrono, invitando a non tatuare mai i nei e a mantenersi sempre ad almeno 1 cm di distanza.

La prevenzione del melanoma per la pelle tatuata

In caso di presenza di tatuaggi particolarmente estesi e di mancata attenzione a non coprire i nei, la prevenzione del melanoma assume un’importanza particolarmente rilevante.

Come fare prevenzione? La procedura adatta è la mappatura dei nei, che deve essere comunque eseguita in maniera regolare ma che in questi casi va svolta ogni 6 mesi, affinché il dermatologo possa valutare eventuali campanelli d’allarme poco visibili, come la comparsa di macchie scure o mutazioni nella forma e nel colore dei nei.

Allergie, infezioni e granuloma: altri rischi dai tatuaggi

Pigmenti e solventi utilizzati per realizzare i tatuaggi possono anche causare reazioni allergiche, infezioni e granulomi, ovvero piccoli noduli sotto pelle.

In questi casi, oltre a sottoporsi ad adeguati trattamenti, potrebbe rendersi necessaria la rimozione del tatuaggio.

Per limitare i rischi, è importante rivolgersi solo a tatuatori qualificati, che operano nel pieno rispetto degli standard di sicurezza, e successivamente seguire con attenzione le indicazioni relative alla cura e alla pulizia del tatuaggio.

31/05/2022

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