Psoriasi
La psoriasi è una malattia della pelle che consiste in una crescita anomala dell’epidermide sotto forma di placche rilevate, che possono comparire e scomparire in modo spontaneo
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La psoriasi è una malattia della pelle che consiste in una crescita anomala dell’epidermide sotto forma di placche rilevate, che possono comparire e scomparire in modo spontaneo
La psoriasi è una condizione infiammatoria cronica della pelle piuttosto comune che può interessare qualsiasi parte della cute, comprese le unghie, e consiste in un’anomalia della proliferazione dei cheratinociti che compongono l’epidermide.
Tale disturbo può comparire e scomparire in modo spontaneo, a tutte le età, a partire dall’infanzia. Le aree interessate dalla psoriasi presentano delle placche rilevate, di colore rosso acceso, rivestite da squame grigio-argentee. Le zone più colpite sono il cuoio capelluto, i gomiti, le ginocchia, la zona sacrale e la zona periombelicale.
Ancora oggi non si conosce una vera causa associabile alla psoriasi ma tra i fattori che possono contribuire a scatenare questo disturbo in soggetti già predisposti (uomini e donne in egual modo), troviamo:
La psoriasi è uno dei disturbi della pelle più diffusi. Si stima che nel mondo ne soffrano circa 125 milioni di persone. In Italia colpisce fra il 3 e il 4 per cento della popolazione, ossia 2,5 milioni di persone.
Due pazienti su tre presentano lesioni lievi che interessano meno del 3 per cento della superficie del corpo. La psoriasi può insorgere a qualsiasi età ma il picco è registrato tra i 20 e i 40 anni.
Le principali forme di psoriasi sono:
È la forma più frequente e si manifesta con placche ben demarcate, eritematose, coperte con scaglie desquamanti argentee e di diametro diverso.
Compare in giovane età, a seguito di un'infezione streptococcica, con papule da 1 mm a 1 cm di diametro, sul tronco. In genere, due settimane prima dell'eruzione il paziente ha avuto un episodio di faringotonsillite streptococcica. In questi casi, quando la causa scatenante è l’infezione batterica, il paziente tende a migliorare dopo una terapia antibiotica con risoluzione spontanea delle manifestazioni cutanee.
Può essere localizzata o generalizzata. La forma localizzata, che si manifesta su piedi e mani con piccole vescicole, eritema e ipercheratosi, è spesso confusa con altri disturbi analoghi, come la disidrosi, la dermatite da contatto, la dermatite irritativa. La forma pustolosa generalizzata, invece, è più grave ma anche più rara.
È una forma di psoriasi grave, nella quale tutto l'ambito cutaneo diviene eritematoso e desquamante. Può essere indotta da farmaci, stress, malattie coesistenti.
Si manifesta solo sul cuoio capelluto. Viene anche detta tinea amiantacea o pityriasi amiantacea. Colpisce in modo particolare in età giovanile a volte anche negli anziani. Fa la sua comparsa con uno spesso strato di squame biancastre che coinvolge tutto il cuoio capelluto.
È simile all'artrite reumatoide. Ci sono due forme di artrite psoriasica: giovanile e dell'adulto. L'artrite può colpire il solo ginocchio, oppure coinvolgere più articolazioni maggiori. In alcune forme di artrite psoriasica, invece, sono più colpite le piccole articolazioni delle mani e dei piedi.
L'artrite psoriasica, di solito si presenta in associazione con i sintomi della psoriasi, ma può presentarsi anche prima di essi, rendendone difficile la diagnosi.
In questo caso è l'unghia il vero bersaglio della psoriasi. L'unghia presenta infossamenti puntiformi della lamina, oppure striature longitudinali della stessa. Verso il margine libero la lamina si presenta bianca, per distacco degli strati di lamine. Può essere colpita una sola unghia o tutte le unghie di mani e piedi.
La psoriasi è una malattia ad andamento cronico, non trasmissibile da persona a persona, che in alcune forme può avere remissioni spontanee, anche durature o permanenti. In alcuni casi la sua manifestazione può provocare nel paziente un disagio psicosociale per cui è opportuno intervenire.
Sebbene la psoriasi non sia contagiosa e non comprometta lo stato di salute fisica della persona, è comunque causa di disagio, imbarazzo e vergogna che possono anche degenerare, nei casi più gravi, in depressione.
È importante che i pazienti che soffrono di questa patologia siano a conoscenza della natura autoimmune del disturbo in quanto hanno circa il doppio delle probabilità di contrarre un’altra malattia autoimmune.
Può infatti accadere che alla psoriasi si associno lupus, celiachia e artrite reumatoide. Secondo alcuni studi tale infiammazione potrebbe accelerare lo sviluppo della placca aterosclerotica, una degenerazione delle pareti arteriose che porta alla cardiopatia coronarica.
La gravità della psoriasi è classificata in base all’estensione della placca nella superficie corporea.
Esistono tre gradi della malattia: lieve, moderata o grave. La prima interessa meno del 3% del corpo, la seconda tra il 3 e il 10%, la terza oltre il 10%.
Si tratta di psoriasi quando fanno la loro comparsa questi sintomi:
La psoriasi viene diagnosticata generalmente durante una normale visita dermatologica, valutando l’aspetto delle placche e delle desquamazioni.
In alcuni casi, il medico preleva un campione di epidermide per esaminarlo in laboratorio. Obiettivo: escludere la presenza di altre patologie.
Talvolta, per avere certezza della diagnosi, quando la manifestazione cutanea è simile all’eczema, potrebbe essere necessario richiedere una biopsia per esaminare il lembo di pelle prelevato: la pelle psoriasica appare più spessa e infiammata rispetto a quella con eczema.
È possibile che il medico prescriva alcuni esami del sangue per individuare l’eventuale presenza di altre patologie che possono associarsi alla psoriasi.
Sono diverse le opzioni per la cura della psoriasi.
Ci sono trattamenti topici con prodotti naturali (terapia con emollienti, terapia con decappanti, terapia con riducenti) o farmacologici, terapie sistemiche e i nuovi farmaci biologici.
Gli emollienti facilitano la desquamazione e aiutano a rendere più morbide le placche psoriasiache e a diminuire il prurito (quando è presente), a ridurre le infiammazioni. In Europa prediligono emollienti a base di grassi di estrazione vegetale.
L’azione dei decapanti riduce lo spessore della placca psoriasica, favorendo l’allontanamento delle squame cornee. Tra le sostanze con attività decappante la più usata è l’acido salicilico.
Il riducente è una sostanza naturale in grado di contrastare l’iperproliferazione dei cheratinociti, alla base della lesione psoriasica. Alcuni prodotti naturali hanno questa attività. I più usati sono il catrame minerale, l’ittiolo solfonato e lo zolfo.
Tra i trattamenti topici con farmaci, troviamo:
La terapia sistemica comprende:
In questi ultimi anni la terapia della psoriasi ha avuto una svolta importante grazie ai cosiddetti farmaci biologici, perlopiù anticorpi diretti a bloccare specifici fattori (TNFalfa e Interleuchine) coinvolti nel processo infiammatorio. Una volta nell’organismo sono in grado di riconoscere il luogo dove legarsi con una precisione e specificità che i farmaci del passato non avevano.
I segni clinici della psoriasi, gli arrossamenti, i pruriti, le squame, il fastidio cutaneo, l’alternarsi tra riacutizzazioni e remissione non sono tipici solo della psoriasi, ma possono essere presenti anche in altre malattie della pelle. Non a caso la psoriasi può essere confusa con due tipi di dermatite: quella seborroica e la dermatite atopica.
La differenza tra psoriasi e dermatite seborroica è tutta nell’aspetto delle lesioni.
Le placche della dermatite seborroica sono ricoperte da squame più gialle e più grasse rispetto a quelle della psoriasi. Inoltre, il prurito è meno presente e fastidioso rispetto alla psoriasi, anche se può essere intenso in alcuni pazienti. È possibile vi sia la presenza di una psoriasi sul corpo e una dermatite seborroica sul volto, in questo caso si parla di sebo-psoriasi.
Secchezza della cute, prurito e bruciore sono correlabili a comuni patologie dermatologiche a carattere infiammatorio, come ad esempio la dermatite atopica e la stessa psoriasi.
Ad un occhio “non clinico” queste malattie possono sembrare identiche: entrambe sono infatti caratterizzate da chiazze accompagnate da prurito di intensità variabile. In realtà, l’aspetto apparentemente simile non deve trarre in inganno: la psoriasi è caratterizzata da placche arrossate e desquamanti, mentre la dermatite atopica da chiazze simileczema (arrossate e umide) su cute secca.
Differenze tra dermatite atopica e psoriasi esistono anche riguardo all’intensità del prurito, in genere costante e sempre presente nel primo caso, variabilmente percepito invece nel secondo.
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